La preside romana che vieta di parlare di identità di genere? Organizzò corsi di estrema destra


Se Mario Adinolfi e le organizzazioni forzanoviste plaudono alla preside che vuole vietare agli studenti di poter parlare di tematiche sgradite alle lobby fondamentaliste, non si placa l'indignazione del mondo civile. Si è iniziato con i 40 professori del liceo, i quali hanno contestato le teorie della preside per cui ci sarebbe stato il loro coinvolgimento nella decisione: «Non eravamo al corrente né della presentazione di quei corsi da parte dei ragazzi, né della censura da parte della Dirigente. Ha agito in autonomia», dichiarano.
Ed ovviamente non è trascorso molto tempo prima che emergessero le motivazioni ideologiche che hanno spinto al preside a sostenere che «l'identità di genere non esiste». La preside Senesi avrebbe infatti approvato alcuni corsi proposti da alcuni adolescenti di estrema destra, da Blocco Studentesco a Generazione Popolare, su cui molti professori avevano avuto da ridire.
La Repubblica riporta inoltre che, l’11 settembre scorso, la Senesi avrebbe fatto da relatrice al movimento di estrema destra Generazione Popolare insieme al solito Enzo Pennetta, così come nel 2020 avrebbe fatto seguire ad alcune classi un corso "pro-life" gestita centro studi MinasTirith, una realtà che sostiene di voler «promuove, diffonde e valorizza la cultura identitaria, popolare e conservatrice incentrata sul rispetto della dignità umana, della persona dal concepimento al fine naturale».
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