Pillon delira su fantomatiche «leggi genderiste»
È pubblicando immagini non censurare di minorenni che il senatore leghista Simone Pillon è tornato a spiegarsi che la Lega vuole togliere i figli a chi li vuole per imporli a chi non li vuole.
Ripetendo la sua solita bufala sul "genitore 1 e genitore 2" che esiste solo nella propaganda leggista che risulta basata sulla falsa testimonianza (dato che la vera dicitura che si vuole reintrodurre dopo il vandalismo salviniano è "genitori o chi ne fa le veci"), curiosa è la sua teoria per cui le donne produrranno un numero maggiore di figli se lui otterrà che nei documenti di richiesta per la carta d'identità elettronica dei minorenni sia specificato quale genitore abbia un pene.
E chissà a cosa si riferisce nel suo delirio su fantomatiche "leggi genderiste", probabilmente alludendo a come lui vuole che i bambini siano resi vittima di violenza una volta prodotti se ritenuti non conformi alla sua ideologia.
Con i soliti toni arroganti tipici dei leghisti, scrive:
Quindi chiederà la restituzione die fondi pubblici elargiti al suo Massimo Gandolfini dato che il suo mandante vive un'unione matrimoniale chiusa alla vita?