Provita Onlus va già all'attacco di Saremo: «Corrode ogni presupposto antropologico»
Se gli articoli di Provita Onlus paiono ormai così infarciti da ideologie e frasette propagandistiche da risultare pressoché incomprensibili, è la loro solita Manuela Antonacci a firmare il solito rancoroso articolo omofoo dal titolo "Si avvicina Sanremo. Ancora una volta in salsa Lgbt".
Parlando di un fantomatico "diritti di natura" che lei teorizza dovrebbe conferire privilegi sociali, economici e giuridici a chi condivide i suoi stessi pruriti sessuali, l'estremista anti-gay debutta scrivendo:
Nell’epoca della tanto studiata, descritta, analizzata “società fluida”, di cui parlava Bauman e che rischia di realizzarsi pienamente, corrodendo alla base ogni presupposto antropologico basato sul dato di natura, non poteva mancare anche il duo musicale queer. La coppia di cantanti, che predica l’indifferentismo sessuale, parteciperà quest’anno al Festival di Sanremo e per di più anche tra i big.
Passando a dispensare insulti e proponendo affermazioni che rasentano la diffamazione, inizia a vomitare odio contro una band che lei dice debba essere censurata perché espressione di idee non compatibili con il suo pensiero unico:
La band che si è data un nome singolare “La rappresentante di Lista”, ancora non riesce a crederci (e in effetti neanche noi...) e dichiarano esultanti che sebbene, in passato, siano stati scartati da Conti e da Baglioni, stavolta, invece, inaspettatamente ce l’hanno fatta e porteranno in scena con il loro brano “Amare”, qualcosa di nuovo e unico, dicono.
E già perché come dichiara uno dei due componenti del duo, Veronica Lucchesi, in una lunga e recente intervista: “Al tempo della sessualità fluida anche i suoni diventano tali. Saremo gli alieni del Festival: non rap, non trap, non cantautorato classico”.
E sempre nella stessa intervista su cui campeggia il titolone (che a lettere più cubitali non si può) “Noi generazione fluida”, la Lucchesi promette che si parlerà anche di genitore1 e genitore2, in un’ottica che continua a definire “fluida”. Insomma, tutto il meglio dell’indifferentismo sessuale, in musica. In prima serata e su un’emittente pubblica… Ancora una volta.
In realtà pare un po' improbabile che parleranno di "genitore 1 e genitore 2" dato che quella è una bufala inventata dalle lobby omofobe a fronte della proposta di reintrodurre la dicitura "genitori o chi ne fa le veci" che Salvini sostituì con delle specifiche sui sessi che indicassero quale genitore avesse una vagina e quale un pene. Eppure è questa la priorità di quel gruppo che va in giro a dire che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione" mentre chiede la censura all'identià e all'esistenza di chi non è conforme alla loro ideologia.
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