Salvini pensa che la persecuzione possa essere risolta offrendo un caffè alle vittime, ma la Boldrini non si presta alla sua carnevalata
Matteo Salvini è un mix di incoerenza e bullismo. Ha saltato gli studi preferendo giocare a fare il "comunista padano" nei centri sociali, ha vomitato odio contro quei meridionali a cui oggi chiede il voto, ha offeso il Tricolore con cui oggi si diverte a griffare le sue mascherine ed ha smesso di andare per moschee a chiedere il voto degli islamici come era solito fare negli anni passati.
Pur di accaparrarsi una poltrona, ha ora smesso di essere sovranisti, si dichiara europeista e dice di essere d'accordo su tutto con quei ministri che ha insultato sino all'altro ieri. Inoltre, dimostrando la sua totale assenza di etica e di morale, si è divertito come un bambinetto a dichiarare di voler offrire un caffè alla Boldrini. Sì, proprio a quella senatrice che lui raffigurava con bambole gonfiabili durante i suoi comizi e contro cui ha condotto una campagna d'odio accostandola a qualunque reato fosse stato commesso da immigrati. Coniò anche il termine «risorse boldriniane» con cui etichettare i delinquenti e la derise con sadico bullismo quando fu denunciato da lei.
Evidentemente poco interessata a prestarsi all'ennesima carnevalata leghista, è dai mocrofoni di Radio Capital che Laura Boldrini ha spiegato che che quel caffè non lo prenderà mai: «Quella che Salvini ha fatto nei miei confronti è una operazione criminale, per questo non prenderò un caffè con lui». Dicendo di non essere disposta a far di nulla davanti alla su persecuzione, ha aggiunto: «Non c’è da banalizzare. Salvini ha fatto solo politiche di odio sfruttando le debolezze delle persone come i migranti per farsi pubblicità. Ha fatto del male a questo Paese e il suo comportamento non può essere derubricato ad andiamoci a prendere un caffè. Non sono disposta a buttarla a tarallucci e vino».