Tuiach: «Preparatevi a combattere camerati»

In quella sua insopportabile abitudine ad alterare i fatti, il consigliere triestino Fabio Tuiach ha deciso di inventarsi che le critiche al messaggio in cui derideva un gay italiano picchiato a sangue da omofobi italiani dovesse essere ritenuto un affronto al suo ostentato razzismo. Proseguendo nei suoi sproloqui, è tirando in ballo il suo esigere che alle donne sia negata ogni libertà di scelta o la sua contrarietà al diritto al divorzio che sui social russi scrive:

Se il messaggio è talmente aberrante da non richiedere commenti, arrivando a inventarsi che la legge contro l'omofobia servirebbe ad arrestare chi dice scemenze come le sue, ben più grave è come invochi la violenza dei fascisti contro la democrazia.

Passa poi a raccontare che lui si sente vittima di una «dittatura» della legalità in cui chi delinque viene messo davanti alle sue responsabilità:

Di questo passo, dirà anche che i poveri preti pedofili vivrebbero in una "dittatura" visto che tutti si lamentano quando stuprano delle bambine?

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