Anche durante la settimana santa Don Mirco continua a inveire contro i gay

Neppure la Settimana santa ha salvato i gay dalle continue molestie di don Mirco Bianchi. Riconosciuto come leader del fondamentalismo anti-gay persino dai programmi populisti di Rete 4, pare abbastanza improbabile che il parroco di Gatteo a Mare sentisse il desiderio di benedire l'amore della famiglie gay. Eppure il sacerdote ha voluto informare i suoi follower trumpiani che non le benedirà:

La sua sterile polemica ha subito aizzato i suoi seguaci, i quali si affrettano a dire che va bene benedire animali e cose, purché si impedisca una benedizione all'amore:

Da lì il passo è breve per iniziare a dire che a don Mirco Bianchi non va bene neppure che si cerchi di impedire che i gay possano essere picchiati per strada:

E c'è eppure un po' di spazio per il negazionismo, dato che al populsita piace sostenere che la pandemia sarebbe falsa:

Tra i commenti, i soliti bandierini fanno a gara nel ripetere la propaganda delle destre neofasciste, asserendo che i crimini d'odio sarebbero "libertà di opinione", che ci sarebbe satana dietro al contrasto al crimine e che un orientamento sessuale possa essere "propagandato" come sostengono i sacerdoti ortodossi che benedicono le bombe e i fucili:

Passata qualche ora, il parroco torna alla sua ossessione contro i gay, sostenendo che stendere le tutele di cui lui già gode anche alle vittime di aggressioni dettate dall'orientamento della vittima sarebbe «inutile», «divisivo» e «non prioritario». Ovviamente tenta anche di aizzare i suoi seguaci contro Fedez ed Elodie, prima di dire che «non sarà una bella giornata» il giorno in cui si sancirà che l'odio e i reati non sono "libertà di espressione" come lui ama ripetere:

Tra le risposte dei suoi seguaci, c'è chi dice che la sigla di "disegno di legge" sarebbe una parola che ci ruba l'italica lingua, chi dice che i crimini d'odio sarebbero "libertà religiosa" e chi ribadisce che loro non sanno che farsene di preti che predicano amore:

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