Friuli. Il Consiglio regionale condanna Tuiach e ne chiede all'unanimità la rimozione
Il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato le mozioni presentate da Pd e M5S che chiedono di verificare la possibilità di poter rimuovere dal suo incarico il consigliere triestino Fabio Tuiach, reo di numerosi e vergognosi commenti pubblici di natura discriminatoria contro interi gruppi sociali.
La discussione ha trovato tutti d'accordo sulla necessità di dissociarsi in modo chiaro e netto da "esternazioni contrarie ai valori della Costituzione", ma c'è chi sostiene non esista modo di allontanare un esponente delle istituzioni che inneggia al terrorismo e loda chi commette reati contro le minoranze.
Se la posizione di Tuiach è stata fermamente condannata anche da Fratelli d'Italia, la Lega ha avuto una posizione molto più accomodante con Antonio Lippolis che ha parlato di "affermazioni farneticanti" prima di annunciare che non avrebbe partecipato al voto perché le mozioni riportano esplicitamente un nome e un cognome. Anche il leghista Danilo Slokar ha ribadito la sua presunta la sua contrarietà all'omofobia, ma ha sostenuto che «l'aggressione avvenne perché la vittima cercava di dividere due litiganti ubriachi, e non per omofobia». Peccato che ciò non ci spieghi in che modo Tuaich si dovesse sentire legittimato a deridere la vittima e a mettere in giro false accuse di «pedofilia» con cui aizzare i fascisti.