Giappone, tribunale dichiara incostituzionale il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso


Una sentenza inappellabile emessa dal tribunale di primo grado di Sapporo ha dichiarato incostituzionale l'attuale divieto del Giappone alla celebrazione di matrimoni tra persone dello stesso. La pronuncia riguarda un ricorso contro il Governo presentato nel 2019 da 13 coppie omosessuali (cinque di donne e otto di uomini) che lamentavano come il divieto al matrimonio violasse l'articolo 14 della Costituzione riguardo alla piena uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.
Nonostante i giudici abbiano respinto la richiesta dei querelanti per un risarcimento governativo, hanno comunque creato un precedente importante ed hanno sancito che «dei benefici legali derivanti dai matrimoni dovrebbero beneficiare allo stesso modo sia gli omosessuali che gli eterosessuali» poiché l'orientamento sessuale, come la razza e il genere, non sono questione di preferenza individuale e pertanto diventa impossibile giustificare il divieto alle coppie dello stesso sesso di poter ottenere gli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
La legge giapponese stabilisce che il matrimonio si bara sul «mutuo consenso di entrambi i sessi», portando i fondamentalisti ad interpretare quella dicitura come una volontaria discriminazione delle famiglie gay. Ad oggi, le coppie dello stesso sesso non possono ereditare casa, proprietà e altri beni del partner, né avere diritti genitoriali sui figli.
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