I deliri del partito di Adinolfi: «Gli italiani non vogliono che si privilegi la coppia same-sex»
Sara Reho, esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, si è detta infastidita da in governo che intende contrastare la discriminazioni. Lei stessa indica come fonte del suo disappunto un messaggio pubblicato dalla ministra Bonetti (che ovviamente lei apostrofa al maschile):
Davanti a quella riunione, inizia a dire che la "famiglia" andrebbe contrapposta ai gay quasi come se i gay non avessero una famiglia:
La mia risposta al post del Ministro Bonetti che annuncia ulteriori aiuti e maggior supporto alle associazioni LGBT, naturalmente con i soldi pubblici, quindi pure delle milioni di famiglie che arrivano (se ci riescono) a fine mese e che sono dimenticate pure dal Ministro per la Famiglia.
Se forse la signorina non sa che anche i gay pagano le tasse, è con toni sempre più offensivi che scrive:
"Ministro, ma perché lei, al posto di occuparsi veramente di famiglia e di pari opportunità (che sono diverse dal mettere l'asterisco ovunque o dire "sindaca" al posto di "sindaco") fa questo?
Questo è il suo secondo mandato e per la famiglia non ha fatto nulla, se non dare dei bonus destinati a poche famiglie che non servono nemmeno ad arrivare a fine mese e annunciare un assegno che prenderà il posto di gran parte degli aiuti che le famiglie già percepiscono.
Lei, similmente ai suoi predecessori, non ha fatto nulla per quelle donne che vogliono dedicarsi alla cura dei propri bambini.
Già, perché la signorina Reho sostiene che il maschio non debba occuparsi dei figli e raccoglie firme per chiedere di essere mantenuta con denaro pubblico se rinuncerà a lavorare dopo essersi fatta ingravidare.
Dicendo che lei è transofobica e prova disgustoso riconoscere dignità alle persone trans, è ripetendo confusamente la propaganda di Adinolfi e Pillon che incalza:
Una buona parte delle associazioni LGBT pretende di chiamare "donna" un uomo, permettendogli di partecipare alle competizioni sportive femminili, di candidarsi con le donne (non so se si ricorda, ma le quote rosa obbligano i partiti a presentare una lista con il 40% di donne e il 60% di uomini), costringendo tutti a trattarlo come una donna. La gran parte delle associazioni LGBT, inoltre, pretende di farsi chiamare "famiglia" e, quindi poter praticare l'utero in affitto o l'eterologa in caso di coppie lesbiche in quanto la legge attuale non lo permette; le voglio rammentare che, se queste richieste venissero accolte, il bambino, oltre ad essere privato di una delle due figure genitoriali, verrebbe considerato un prodotto, così come i gameti usati per crearlo e le due donne sfruttate per la gpa (la "donatrice" che deve prendere un enorme quantitativo di ormoni e la surrogata) considerate solo oggetti. Le sembrano pari opportunità queste?
Ripetuti i suoi soliti slogan contro le famiglie gay, inizia a contrapporre i privilegi degli etero ai diritti che lei vuole siano negati ai gay:
Le sembra che, lavorando in questo modo, vengano tutelate le milioni di famiglie che tutti i giorni contribuiscono allo sviluppo della nostra Nazione anche se arrivano con difficoltà a fine mese (o, come per 5 milioni di famiglie, non riescono a sbarcare il lunario)?
Asserendo che lei si sente discriminata dai diretti altrui, inizia a parlare a nome di tutti gli italiani nonostante se il suo partito sia stato votato da meno di due gatti:
L'Italia è un Paese tollerante, agli italiani non interessa se due adulti delle stesso sesso fanno coppia; ma gli italiani non vogliono che si privilegi la coppia same-sex, si distrugga la famiglia, che si obblighi tutti a considerare donna o uomo chi non lo è, che si aprano centri di sfruttamento femminile in cui le donne sono solo delle donatrici di ovuli o degli uteri da riempire e, soprattutto, gli italiani non vogliono la compravendita di bambini. La famiglia è una sola, pure l'Onorevole Cirinnà l'ha dovuto riconoscere scrivendo la legge sulle unioni civili. Le persone omosessuali sono già tutelate, proprio come le persone eterosessuali; queste campagne pro Lgbt servono solo per creare una classe politicamente corretta di privilegiati che detta legge e per distruggere la famiglia, la donna e l'uomo."
Ed e surreale dica che i gay sarebbero «privilegiati» mentre chiede si calpesti il loro diritto all'esistenza.
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