I seguaci di Aleteia inneggiano alle discriminazioni vaticane, sostenendo che l'omosessualità sia una "disfunzione"
Dicono di voler essere definiti "cristiani", ma poi paiono provare piacere davanti a chi vuole vietare ad alcuni credenti di poter consacrare la loro unione davanti a Dio. Tutto parte dal dal solito sito integralista Aleteia, il quale festeggia il comunicato con cui il Vaticano ha dichiarato di voler vietare ogni benedizione alle unioni gay:
Tra i commenti, assistiamo a persone che definiscono l'omosessualità come una "disfunzione", che dicono sia "peccato" o che si lanciano nel sostenere che chi è credente debba necessariamente essere eterosessuale. Arrivano persino a lodare Gesù per la discriminazione dei suoi figli, mostrando gli effetti di una Chiesa alla deriva: