Il Comune di Trieste condanni le parole di Tuiach e chieda scusa alla famiglia di Anna Zinni
Se il Comune di Trieste è ancora in grado di provare vergogna, dovrebbe quantomeno un po' dovrebbe quantomeno porgere le sue scuse ufficiali alla famiglia Anna Zinni dopo l'inaccettabile stupro del cadavere da parte del loro consigliere Fabio Tuiach.
A Chiesti, una ragazza di 29 anni è morta a seguito di un infarto, lasciando un marito e tre figli. Ma dato che su Facebook aveva espresso il suo supporto alla campagna vaccinale, Tuiach ha deciso di inventarsi che sarebbe morta a causa dei vaccini. In realtà nessun giornale dice che la ragazza si sarebbe vaccinata e probabilmente manco lo era, ma Tuach ha deciso di dire la prima cosa che gli passava per la mente pur di rilanciare la sua folle teoria sul fatto che i vaccini conterebbero «veleno» e sul fatto che ogni italiano dovrebbe immolare la vita al razzismo nel suo nome. Non a caso, il fascista triestino torna in ballo il suo sostenere che non bisogna vaccinarsi per respingere chi scappa dalla fame e dalla povertà.
In un'Italia in cui un onesto cittadino non può manco morire senza rischiare di essere stuprato da un tizio che viene pure pagato con denaro pubblico per promuovere ideologie incostituzionali come il fascismo, è dalla sua pagina Vk che l'esponente delle istituzioni triestine scrive:
Che dovremmo dire di un esponente delle istituzioni che di diverte a molestare le ragazze? E davvero il Prefetto vuole essere complice di questo affronto alle istituzioni?