Il consigliere triestino: «Il Covid è una truffa. Gli immigrati sono ladri e stupratori»

Il consigliere triestino Fabio Tuiach, in qualità di rappresentante delle istituzioni, ha praticamente accusato il sindaco di tradimento. Sostiene che lui si sia inventato un falso virus, che tutti i medici triestini siano furfanti che giurano il falso ai loro pazienti e che i morti non esisterebbero.
Dopo mesi trascorsi a inventarsi che il Covid sarebbe «una influenza» e che i medici non capirebbero nulla perché lo d8ce la sua Silvana de Mari, oggi scrive:


La sua teoria è che «quasi tutti» mentirebbero dato che lui, forte del suo lavoro da scaricatore di porto che vive in una casa di proprietà della moglie, assicura che si dovrebbe credere ai fascisti e non all'evidenza delle cose. E chissà se chi l'ha votato sarà disposto a crepare soffocato dopo aver preteso che la comunità lo pagasse per sabotare il contrasto alla pandemia.

Poiché la quasi totalità dei messaggi del consigliere è finalizzata alla promozione dell'odio, l'immigrato istriano inizia a dire che gli immigrati sarebbero ladri e stupratori:


Nonostante i termini non siano minimamente collegati, la mente di Tuiach lo porta a sostenere che «la violenza di genere» mon sarebbe quel femminicidio di cui lui nega l'esistenza, ma quella sistematica uccisione dei gay che ha più volte elogiato.


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