il leghista Pillon all'attacco di don Giulio Mignani perché favorevole alla benedizione delle famiglie gay

Dopo Costanza Miriano, anche il senatore leghista Simone Pillon si è messo a sbraitare istericamente che la Lega non tollera che un prete possa non essere omofobo quanto lo vorrebbero loro. Nella fattispecie, la sua scomposta ira è stata innescata da don Giulio Mignani e dalla sue presa di posizione contro il divieto vaticano alla benedizione delle coppie gay.
Il leghista dice che l'omofobia deve essere ritenuta il fondamento del cristianesimo e che chi pensa che l'amore debba essere anteposto all'odio dovrebbe essere cacciato dalla Ciesa. Ed è così che il senatore leghista ci informa che la Lega pretende ora di decidere che cosa debba poter pensare un cristiano, forte di come loro assicurino che abbandonare in mare i naufraghi faccia piacere alla Madonna.
Sostenendo che l'amore tra due gay dovrebbe essere paragonato alla poligamia o all'adulterio (come quello del suo capitano che dopo la prima moglie ha cambiato letto cercando ragazzette sempre più giovani) scrive:


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