Il partitro di Adonolfi difende la scuola ciellina che insegna ai bambini che l'omosessualità sarebbe «disturbo psichico e vizio»


È stato presentato un esposto contro scolastico paritario "La Traccia" di Calcinate, in provincia di Bergamo, a fronte di una discutibile prassi che vede i professori impegnati ad indottrinare i bambini al sessino. Nel testo presentato alla procura si spiega che:

La Traccia, da più di dieci anni, propone a centinaia di adolescenti un’educazione sessuale che rafforza gli stereotipi di genere e un rigido binarismo dei ruoli di genere. Inoltre, il corso di educazione sessuale demonizza la pornografia, l’autoerotismo; mette sullo stesso piano omosessualità, bisessualità e pedofilia; afferma che l’omosessualità sarebbe un “disturbo psicologico”, un “vizio” simile all’alcolismo, derivante dal sentirsi dei “maschi falliti” o delle “femmine mancate”; precisa che può essere curata con le terapie riparative ricorrendo ad uno psicologo; asserisce che i genitori omosessuali avrebbero una maggiore propensione a compiere atti di pedofilia sui propri figli.

La scuola risulta ovviamente legata a Comunione e Liberazione. E se pare che sia doveroso denunciare chi cerca di corrompere dei minori a teorie false e prive di ogni scientificità, il partitino di Mario Adinolfi esprime loro la sua piena solidarietà. Attraverso un imbarazzante comunicato stampa, dichiara:

Il Popolo della Famiglia della provincia di Bergamo esprime ferma condanna nei confronti delle associazioni LGBT e femministe per l'attacco operato alla scuola paritaria di ispirazione cristiana "La Traccia" di Calcinate. L'Istituto, nel segno della tolleranza e dell'accettazione di tutti, ha operato ad alti livelli culturali nel corso di decenni, formando migliaia di allievi in un clima operoso e libero secondo i valori cristiani, ottenendo sempre ampio consenso al suo progetto educativo equilibrato e tollerante. Il vile esposto, indirizzato al Ministero dell'Istruzione e agli Uffici scolastici territoriali, vuole colpire la libertà di pensiero e di scelta educativa della scuola "La Traccia" in particolare e degli istituti paritari in generale, secondo i principi del pensiero unico, che vuole libertà per se stesso e censura per le strutture private che esprimono libertà di pensiero e pluralità educativa. Il diritto all'istruzione pubblica si realizza con scuole statali e private, cosi come sancito dalla Costituzione, e va tutelato con ogni mezzo e con la forza della ragione. L'attacco giunge in un momento delicatissimo dell'anno scolastico, segno dell'incapacità da parte di chi ha redatto l'esposto, di saper cogliere le situazioni reali della vita educativa e le sue attuali difficoltà. Probabilmente si tratta di un attacco strumentale per scoraggiare la frequenza e l'iscrizione a "La Traccia", per costringere i decenti a piegarsi alle lobby LGBT e far fuggire chi finanzia la scuola privata. La censura preventiva e l'essere colpiti alle spalle sono il preoccupante segnale del degrado democratico in cui versano la cultura e la scuola italiane. A "La Traccia" di Calcinate, al docente segnalato, ai professori e maestri, ai dirigenti oggetti dell'esposto va il pieno sostegno del PdF della provincia di Bergamo. Chiediamo alle associazioni, ai movimenti e ai partiti politici di sostenere "La Traccia", affinché si ripristini il clima di libertà educativa e di espressione contro l'intolleranza mostrata verso chi è portatore di valori e principi di ispirazione cristiana.

Se non ci risulta che l'odio, la diffamazione e la falsa testimonianza siano principi di ispirazione cristiana", neppure sembra che si possa definire "libertà educativa" un tentativo di inventarsi bugie con cui deviare dei minorenni. E tutto questo mentre chiedono si vieti alle persone per bene di poter denunciare la loro colonizzazione ideologica al provveditorato.
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