La campagna diffamatoria capitanata da Zaira Bartucca contro Gayburg si sposta su Vk


Come purtroppo era prevedibile, la campagna diffamatoria e le fake-news diramate da Zaira Bartucca contro Gayburg hanno trovato terreno fertile su Vk, ossia sul social russo su cui sono emigrati i gruppi nazifascisti nostrani. Ed altrettanto ovviamente pare che i camerati non abbiano capito assolutamente nulla.

Si parte con un tizio che sostiene che la richiesta della sospensione dell'intera campagna vaccinale avanzata da Zaira Bartucca avrebbe avuto seguito con la sospensione dei vaccini AstraZeneca, forse senza capire che la sua complottasta tirava in ballo gli altri vaccini e raccontava di imprecisati rischi non comprovati:


Il soggetto passa poi a raccontare che noi non conosceremo la nostra identità perche se Zaira Bartucca si è inventata dei nomi falsi, allora significa che avrebbe ragione lei.
Pare inoltre non abbia capito manco le parole pronunciate nella telefonata (peraltro presumibilmente pubblicata senza alcun consenso dalla signora Bartucca) in cui il malcapitato molestato dalla "giornalista" ha rigettato tutte le sue illazioni. Ed ancora, inizia pure a inventarsi un falso anonimato in quel suo ripetere a pappagallo le sconclusionate accusa della signora Bartucca. Si inventa poi altri nomi, iniziando a insultarci dicendo che avremmo «futuro come promoter di bambole gender» prima di accusarci di «attaccare il prossimo» in virtù di come abbiamo osato sbuguardato un messaggio firmato dalla fantomatica camerata Adry Webber:


Immancabile è anche il suo rilanciare le fake-news della signora Bartucca, quasi volesse proporsi come suo complice nella diffusione di notizie false:


E siamo anche un po' stufi di ribadire che quanto scritto in quell'articolo da Zaira Bartucca e falso. Gli abbiamo chiesto una rettifica, ma la tesserata all'Ordine dei Giornalisti ci ha risposto con violente mibacce dicendo che lei ci avrebbe negato quel diritto previsto dalla legge mentre il co-direttore extracomunitario del suo sitarello si occupava di segnalare quel falsi nomi ai gruppi neofascisti.

Nel caso specifico, la tesserata all'Ordine dei giornalisti ha anche fornito nomi ed indirizzi (errati, ma pur sempre dati sensibili) a gente che inneggia al Duce vantandosi di detenere armi di aggressione:






Davvero i cittadini italiani devono temere di essere uccisi o aggrediti a causa di una "giornalista" si diverte a incitare i fascisti contro chi sbugiarda le sue fake-news?
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