L'attacco della Totolo a Gayburg e la bufala sovranista dell'eterno 12enne che balla ad ogni pride


Facendo branco come loro abitudine, l'sponente di CasaPound Francesca Totolo ha deciso di aizzare i suoi seguaci contro Gayburg, presumibilmente intenzionata a punire l'articolo in cui abbiamo osservato che le bufale diffuse da Adry Webber erano già state ampiamente smentite anni fa. Nella fattispecie, l'estremista aveva tentato di accomunare i gay ai pedofili, raccogliendo messaggi in cui i suoi seguaci si dicevano pronti ad uccidere nel nome di quella bufala.
Per farlo, è andata w ripescare un vecchio tweet diffamatorio scritto Zaira Bartucca, in cui la giornalista tentava di accostarci alla pedofilia:


Se la fantomatica «chiusura del primo blog» è un'ulteriore bufala (quale blog sarebbe stato chiuso?) e se lanciare accuse di reati penali pare puzzare del reato di calunnia, è ancora più surreale quale sia l'"autorevole fonte" a cui la signora ha attinto le sue informazioni per lanciare la sua campagna diffamatoria.
Cerando fantomatici richiami alla pedofilia, la signora Zaira Bartucca sottolinea parole a caso che modificano il senso di un discorso molto diverso, peraltro prendendo un tweet a caso in cui ci fosse un bambino da usare per fomentare odio e disinformazione contro di noi.

Ma mentre la signora Bartucca dice di attende che le autorità facciano chiarezza, il ragazzo immortalato nella bufala, che dal 2015 riemerge via social, è diventato maggiorenne. La fake news fu infatti confezionata nel 2015 dall'allora deputato Jair Bolsonaro:


Quello stesso anno, Maurizio Gasparri lo ricollocò al gay pride romano. Con la dubbia "prerogativa" che contraddistingue i suoi tweet, pubblicò la foto senza alcuna verifica:


Letizia Neri (Forza Nuova) aggiunse la ferma certezza del luogo, insieme al docente di lettere Gianluca Marletta:


Il premuroso Marletta provò anche a redarguiva i suoi seguaci dall'odio verso i singoli, a favore di un odio esteso:


Con differenti collocazioni, nel giugno 2019 il ragazzino diventa canadese per volontà di Jonathon Van Maren:


La notizia raccolse l'interesse della pagina facebook "Amore puro Gesù", impegnata anella promozione di fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità. Il loro leader lo descrisse come "posseduto circondato da infoiati". Si propose anche di inserito nel catalogo delle fake news LGBT+P, ossia la stessa bufala rilanciata dalla Webber:


Il nostro disappunto a quel post è quanto ci venne contestato dalla signora Bartucca, la quale ci accusava di «dare addosso a chiunque difenda i bambini usati».
Se a quel ragazzino fosse stata riconosciuta un'indennità per tutte le bufale di cui è stato oggetto, oggi potrebbe vivere di rendita e beneficerebbe anche di una considerevole pensione. Per la propaganda, probabilmente resterà un eterno 12enne che ballerà a ogni gay pride, ovviamente sulla base alle necessità sovraniste.

Dal canto suo, non è la prima volta che l'esponente di CasaPound offre il suo contributo alla campagna diffamatoria condotta da Zaira Bartucca contro di noi, sempre asserendo fatti non provati o sostenendo accuse che non hanno riscontri. Inventandosi bufale di fantomatici "altri domini" e tutta una lunga serie di fesserie false e diffamatorie, scriveva:




E chissà che qualcuno non possa ricordare alla "dama sovranista" che fu lei ad essere espulsa da Facebook per la sua sistematica violazione delle regole:


Nel frattempo, la signora Adry Webber insiste nel dire che ci vuole denunciate per aver detto che la notizia da lei pubblicata era un comprovata bufala e che sotto la bufala ci sono insulti e auguri di morte:


Ed indovinate un po' quale nome spunta subito fuori...


A seguito di quelle accuse infondate, ovviamente troviamo i suoi seguaci firmato insulti diffamatori che potrebbero davvero suscitare l'interesse delle Procure:


Ne seguono poi tanti altri, quasi volessero dimostrare che certa gente ama fare branco e sia desiderosa si prendere parte ad attacchi squadristi che parrebbero avere un mero scopo intimidatorio. E tutto questo sulla base di una persona che qualcuno ipotizza non esista nemmeno:


Curiosa è anche il sua dichiarare che lei denuncerà Twitter e chiunque ci legga in virtù di come lei li consideri responsabili per quello che avrebbero scritto altri:

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