L'ipocrita "solidarietà" di Giorgia Meloni all'ennesima vittima di omofobia

Il bipolarismo di Giorgia Meloni fa paura. Dopo aver urlato che lei ritiene «inutile» le leggi che contro crimini d'odio, definendo la legge contro l'omofobia una norma «liberticida, per silenziare chi non si piega al pensiero unico», è davanti all'odore di carne fresca da poter strumentalizzare a fini elettorali che ha espresso “solidarietà” social al ragazzo aggredito a Roma perché gay.
Eppure la signora Meloni dice che una legge che provenga quei fatti sarebbe «inutile» perché «in Italia i gay non sono discriminati». Dice pure che non sia «urgente» perché si deve prima pensare ad inserire una specifica sui genitali dei genitori dei genitori sui moduli di richiesta della carta d'identità elettronica per gli under 14. Eppure è come se nulla fosse che ora scrive:

Rimango scioccata davanti questa assurda e brutale violenza a Roma a danno di un ragazzo che, dalle ricostruzioni della stampa, sarebbe stato aggredito solo perché baciava il suo compagno. Spero che il responsabile di questa vigliacca violenza la paghi: queste immagini sono indegne per un paese civile. La mia piena solidarietà al ragazzo aggredito.

Insomma, oggi si dice "scioccata" dopo che il suo partito è andato in Europa a votare contro la risoluzione che definisce la UE “zona di libertà per le persone LGBT+”.


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