Lo stalking senza fine di Zaira Bartucca. Dopo le minacce arrivano le ritorsioni
Dopo le intimidazioni e le minacce, la giornalista Zaira Bartucca è tornata alla ritorsione. Sostenendo che sia fatto divieto esprimere perplessità davanti ad una "giornalista" che sostiene che la pandemia sarebbe solo "presunta" o che i lockdown servano a promuovere il 5G, è sull'home page suo sitarello è tornata a rilanciare le fake-news che ha confezionato contro Gayburg (le censure sono nostre):
Nella fattispecie, la signora rilancia i soliti nomi falsi che l'hanno vista molestare dei ragazzini arrivando persino a pubblicare delle fotografie di minorenni accostate ad accuse di pedofilia inventate di sana pianta. Il tutto con l'aggravante del suo pubblicare nomi sensibili che il suo co-direttore si occupò di comunicare ai gruppi neofascisti e del suo rifiuto alla pubblicazione di una rettifica davanti a provate fake-news che lei si ostina a rilanciare da oltre un anno.
Da parte nostra, rinnoviamo il nostro invito all'Ordine dei Giornalisti perché faccia chiarezza e sanzioni quella loro iscritta che si ostina ad inventarsi le "notizie". Anche perché una "professionista" che dice che il suo nemico numero uno sono David Puente, il Butac e Facta non pare una bella pubblicità per la categoria.
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