L'ordine degli avvocati di Roma offre crediti a chi sostiene la legge è facoltativa e che esisterebbe una "schizofrenia della disciplina"?

Secondo quanto sostengono i media populisti, l'Ordine degli Avvocati di Roma avrebeb conferito crediti formativi a chi manda a "fanculo" la legge dicendo che ogni cittadino deve poter decidere quali norme rispettare e quali ignorare.
In un articolo intitolato "Il vaccino che ci salverà è quello della disobbedienza civile" leggiamo:

Ad un certo punto, anch’io ho pronunciato il mio Vaffa. Esasperato da questa schizofrenia della disciplina, ho pubblicato un post dal titolo emblematico: disobbedisco”
L’Ordine degli Avvocati di Roma ha rotto il muro di silenzio che sta caratterizzando diversi organismi sull’illegittimità e l’incostituzionalità dei provvedimenti seguiti alla dichiarazione dello stato di emergenza. Lo ha fatto con un evento formativo destinato a essere ricordato, che ci è stato segnalato dall’avvocato Roberto Martina e che abbiamo deciso di buon grado di riportare per l’interesse di pubblica utilità che riveste.

Se è improbabile che l'estrapolazione di frasi propagandistiche volte a sabotare il futuro del Paese siano di "pubblica utilità", curioso è come l'autrice dell'articolo usi un linguaggio genericamente usato per ambienti mafiosi nel sostenere che esisterebbe un "muro di silenzio" sul suo sostenere che l'egoismo dovrebbe avere il sopravvento sul bene comune. Insomma, ogni parola pare ispirata a quella propaganda che da oltre un anno cerca di portare menefreghisti e criminali in strada.

La signora inizia così a riassumere un discorsi di tale avvocato Angelo Di Lorenzo attraverso quattro capitoletti intitolati:

Se è interessante il loro sostenere che la tutela della vita sarebbe solo "presunta" anche se quelle modalità sono state scelte dagli esperti di tutto il mondo, nel testo parrebbero teorizzare che l'egoismo debba legittimarci a far finire in terapia intensiva altre persone in virtù del loro sostenere che «non sempre sono stati rispettati i criteri di proporzionalità e ragionevolezza, anche per quello che riguarda il lockdown. Il diritto alla libertà e il diritto alla salute non sono stati correttamente bilanciati».
Il problema, però, è che non si spiegano chi dovrebbe decidere se la loro asserzione sia vera, dato che il loro sostenere che sarebbe vera solo perché la dicono loro non pare reggere. In fondo anche noi sappiamo che è palese che la Costituzione italiana riconosca i matrimoni gay, eppure ci tocca andare in tribunale a sostenerlo visto che il nostri ritenere ovvio ciò che è ovvio non ha valore legale.

Riguardo al coprifuoco, sembra che loro non abbiano visto le strade piene di gente che si aggregava e che portava ad un aumento dei contagi, portandoli ad asserire:

Nasce dopo la guerra perché serviva a evitare i bombardamenti notturni. Le città, al buio, non erano facilmente individuabili dall’aviazione nemica. Ma oggi perché è vietato uscire di notte? Perché l’uscita notturna aumenta il rischio del contagio? La verità è che è vietato uscire di notte perché la movida in molte città costituiva un momento di aggregazione, e l’aggregazione era considerata pericolosa. Anziché vietarla, hanno quindi vietato di uscire la sera. Ecco, il mio Vaffa nasce un po’ da questo contesto.

L'avvocato inizia poi a raccontare una storia un po' curiosa, sostenendo che lui sarebbe stato multato mentre tornava dall'ospedale. E sinceramente ci sembra un po' strano, dato che gli ospedali rilasciano giustificativi che permettono di andare in giro a qualunque ora. Il tutto per sostenere che l'egoismo del singolo debba prevelare sul bene comune:

Nel periodo dell’instaurazione dei divieti mia figlia era stata operata, e io tornavo a casa dall’ospedale dopo le dieci di sera. Sono stato multato perché violavo il coprifuoco. Si è arrivato a sanzionare un padre che si trovava fuori la sera perché aspettava che la figlia uscisse dalla sala operatoria. La verità è che tutti noi, per paura, credendo di fare bene a noi e alle nostre famiglie, abbiamo acriticamente accettato qualsiasi disposizione, anche quando queste si scontravano con i diritti di libertà individuale.

L'esempio è estremo, ma pare distogliere l'attenzione sul vero tema. Quante persone continuano ad assembrarsi per strada? Quante persone hanno comportamenti a rischio che finiscono con il far perdurare la situazione di disagio di chi sta facendo la propria parte?
Nessuno è contento di dover restare a casa, ma il loro sostenere che chi rispetta la legge debba essere segregato a causa dei contagi scatenati da chi se ne frega pare un po' surreale.

Si passa poi a raccontare che loro avrebbero visto persone in lista d'attesa da mesi che non volevano essere vaccinati sulla base delle paure create dalla propaganda. Dicono anche che sarebbero stati privato fantomatici "rischio di pericolo" derivanti dal vaccino nonostante non resistesse alcuna prova in tal senso ma solo illazioni (e se ad ogni illazione si sospendesse tutto, tra cinquant'anni saremmo ancora lì in lista d'attesa):

Il presidente delle Camere Civili si è poi soffermato sul caso AstraZeneca: “Mentre erano in corso degli accertamenti per capire se quel vaccino era pericoloso oppure no, si è continuato a vaccinare. La mattina in cui AstraZeneca è stato sospeso mi trovavo in un centro vaccinale e ho visto le facce delle persone a cui veniva proposto il preparato nel momento in cui sapevano che ci poteva essere un rischio di pericolo dopo la somministrazione.

Notaristefani avrebbe poi invitato i presenti alla disobbedienza:

Facendo una valutazione di carattere tecnico, io credo che sia consentito ai cittadini di non rispettare una legge incostituzionale. Poi ovviamente esiste la decisione di legittimità che è affidata alla Corte, anche se credo che a volte determinate nozioni base vengano dimenticate. La Costituzione è una norma di rango sopraelevato rispetto alla legge ordinaria, e il cittadino è tenuto ad osservare prima la Costituzione.
[...]Ora che il momento dell’emergenza più drammatica sembra volgere al termine, il bilanciamento con i diritti e gli interessi legittimi individuali va messo in pratica e la Corte Costituzionale deve essere un momento essenziale della valutazione di legittimità. Gli avvocati devono chiedersi se e in che misura devono intervenire. Se, cioè, è venuto il momento di smettere di accettare acriticamente per cominciare a fare una valutazione critica di quello che è stato fatto e delle conseguenze della compressione dei diritti individuali, che è stata eccessiva. Questo, in nome della funzione di tutela che ricopriamo nei riguardi della società”

Peccato che la fase più critica non sembra passata dato che ogni volta che le magli vengono aperte abbiamo una curva di decessi che riprende a salire in maniera vertiginosa:


Il timore è che si voglia mettere a frutto l'esasperazione, invitando i menefreghisti ad invalidare gli sforzi di chi fa la propria parte nel contrasto alla pandemia che non pare così "presunta" come qui si sostiene. Ed è un po' curiosa la teoria per cui a pagare il prezzo della loro "disobbedienza civile" dovrebbero essere altre persone, chiamate a far finire in terapia intensiva degli innocenti con l'obiettivo di chiedere alla Corte Costituzionale se i menefreghisti hanno il "diritto" di far crepare gli altri. Chissà, magari hanno ragione loro. Ma se così non fosse, chi risponderà dei danni arrecati alla salute pubblica?


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