L'Unione Cristiana Imprenditori attacca Sanremo e lo accusa di «diffondere omosessualità»

L'organo di stampa ufficiale di Fratelli d'Italia ha deciso di promuovere e sponsorizzare le surreali accuse di «blafemia» avanzate dal vescovo Antonio Suetta contro il Festival si Sanremo.
Secondo il partito di Giorgia meloni, avremmo assistito a «volgarità gratuite, immagini blasfeme, strumentalizzazione del tema dell’omofobia». E se non è chiaro dove loro abbiano visto tutto questo, la ciliegina sulla torta è un trafiletto intitolato "Gasparri attacca, la solidarietà di Pedrizzi al vescovo" in cui il Secolo d'Italia scrive:

Durissimo il giudizio di Maurizio Gasparri, esponente di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza Rai. [...] C’è poi una mancanza di gestione dell’evento, ma di questo discuteremo in commissione di Vigilanza alla luce di quanto hanno detto gli stessi esponenti di vertice della Rai, ammettendo che i ‘padroni’ dell’evento non sono i dirigenti della Rai”.
In sintonia con Gasparri, l’ex presidente della Commissione Finanze del Senato e presidente del Cts dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) Riccardo Pedrizzi, che considera “sconfortanti i risultati del festival nelle cifre e nei contenuti, come sostenuto da Gasparri” ed esprime solidarietà al vescovo di Sanremo: “Lo schifo dello spettacolo di Sanremo poteva essere originale 30-40 anni fa ma non oggi che il pensiero unico e la maggior parte dei mezzi di comunicazione fanno a gara a diffondere omosessualità e teorie gender. Riproporre baci in bocca e vilipendio alla religione che innovazione artistica è? Il vescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, ha ragione su tutto, anche sulle volgarità gratuite e sulla becera ironia di Fiorello sulla corona di spine, simboli cristiani su cui non c’è motivo di fare spettacolo”.

Se l'estrema destra chiede la censura della libertà di opinione mentre Giorgia meloni racconta che i crimini d'odio sarebbero una "libertà" da garantire ai suoi elettori, fa ridere che nel 2021 ci possa essere qualcuno capace di sostenere che l televisione possa «diffondere omosessualità» perché due eterosessuali si sono baciati.


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