Milano. Docente omofoba insulta i Papà per Scelta davanti agli studenti


Al liceo linguistico Manzoni di Milano era in corso un incontro dal titolo “Famiglie arcobaleno e diritti LGBTQ+: a che punto siamo in Italia?”che prevedeva la presenza dell'attivista Carlo Tumino dei Papà Per Scelta. Ma è una professoressa, peraltro stipendiata con i nostri, ad aver trasformato quel momento di formazione in un corso di bullismo applicato.
L'insegnante ha infatti iniziato a parlare di fantomatiche "lobby gay" e ha iniziato a chiedere al padre quando avesse "pagato per diventare genitori". Poi, venuta a conoscenza di un post di condanna pubblicato da alcuni studenti, si è rivalsa come loro definendoli «capre ignoranti, autoritarie e forcaiole».
«Credo che le parole che gli educatori scelgono per formare i ragazzi non descrivono sola la realtà, ma la creano –commenta Tumino– Ed è questo che mi inquieta. La totale mancanza di consapevolezza che certe espressioni, parole o domande possano ferire, offendere e umiliare. Credo che il compito di ogni insegnante sia quello di allenare il pensiero critico dei ragazzi, accompagnandoli a strutturare le proprie idee. Idee che possono essere anche essere divergenti, ma che mai devono essere influenzate dal proprio personale punto di vista».

Dopo che la docente è espulsa dalla responsabile dell’incontro a seguito dei suoi sproloqui e quei suoi sette minuti di intervento in cui avrebbe sbraitato anche che la Legge Mancino contro i crimini d'odio sarebbe «una norma liberticida». In tutta risposta, è contro gli studenti che ha scritto:


Dalle pagine degli "Amici della Manzoni" si scopre il nome della docente e basta una semplice ricerca di quel nome per scoprire che la signora non è nuova alle cronache, dato che già nel 2011 sembra essere finita sui giornali per le sue opinabili esternazioni ideologiche:


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