Provita attacca il ddl Zan dicendo che «sono ben altre le priorità». Tipo il loro chiedere la censura di Sanremo?


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus appare tragicomica nel suo ricorrere a quel benaltrismo che tanto piace ai populisti. La loro tesi è che i morti da Covid-19 vadano messi a frutto per garantire impunità a chi delinque a danno dei gay. In un comunicato stampa firma di Toni Brandi e Jacopo Coghe, i due integralisti affermano:

Il Ddl Zan non è urgente. Sono queste le emergenze del Paese? Temi che tra l’altro il premier Mario Draghi non ha toccato in nessuno dei due discorsi programmatici, né al Senato né alla Camera? Sono ben altre le priorità del Paese.

Pare però comico che a voler dettare le "priorità del Paese "sia quell'organizzazione per cui la priorità è impedire che die eterosessuali possano baciarsi sul palco di Sanremo. Ma è ancor più grave come i sue signori si professino rappresentanza delle "famiglie italiane" nell'asserire

Esprimiamo la nostra contrarietà e la contrarietà delle famiglie italiane già vittime di una crisi senza precedenti. Esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere ogni comportamento violento o persecutorio come bene aveva rilevato la CEI, la legge c’è e basta applicarla.

Ovviamente è falso, dato che che le attuali leggi prevedono aggravanti per chi delinque sulla base della religione o dell'etnia della vittima, ma non se a dettare la violenza è l0orientamento sessuale, l'identità di genere o la disabilità.

Il tenore del discorso degenera con il loro sostenete che i reati dettati dall'odio sarebbero una "libertà", inventandosi che la norma imporrebbe improbabili "indottrinamento gender" ai bambini:

“La deriva liberticida, in un’Italia già allo stremo e sottoposta a continue restrizioni e limitazioni a causa del Covid, appare più che colpevole, una vera e propria violenza che chiuderebbe definitivamente anche la bocca dei cittadini introducendo de facto il reato di opinione. Tra l’altro non si segnala alcuna modifica significativa nella formulazione del testo modificato alla Camera e ora proposto al Senato. E’ lampante il rischio di indottrinamento per i nostri bambini mediante le teorie del Gender propagandate da questa legge” ha continuato il vice presidente della onlus, Jacopo Coghe.

L'organizzazione forzanovista passa a minacciare che loro si impegneranno per garantire che chi delinque contro i gay non debba rischiare alcuna aggravante, contrariamente a chi commette reati contro chi si professa opinabilmente cristiano:

“E’ bene che chi sta in Parlamento sappia che con #restiamoliberi siamo pronti a scendere nuovamente in migliaia in tutte le piazze d’Italia. Via i bavagli e viva la libertà” ha concluso la nota di PVeF.
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