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Sanremo 2021, Achille lauro contro «l'omologazione del si è sempre fatto così»

Nel suo quadro dedicato al Punk Rock, Ahchille Lauro è tornato a garantire un mal di pancia ai fondamentalisti, baciando sul palco Boss Doms come già fece nel 2020 quando portò sul palco del Festival di Sanremo la sua "Me ne frego".
Nella consueta introduzione, ha recitato: «Sono il Punk Rock. Icona della scorrettezza. Purezza dell'anticonformismo. Politicamente inadeguato. Cultura giovanile. San Francesco che si spoglia dai beni, Elisabetta Tudor che muore per il popolo. Giovanna D'Arco che va al rogo. Prometeo che ruba il fuoco agli dèi. Sono un bambino con la cresta, Un uomo con le calze a rete, Una donna che si lava dal perbenismo e si sporca di libertà. Sono l'estetica del rifiuto, Il rifiuto dell'appartenenza ad ogni ideologia. Sono Morgana che tua madre disapprova. Contro l'omologazione del "si è sempre fatto così". Sono Marilù. Dio benedica chi se ne frega».

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