Trieste. Il consigliere Tuiach sfotte anche la vittima dell’aggressione omofoba di Roma


Davanti all'aggressione omofoba avvenuta a Roma, il consigliere triestino Fabio Tuiach è tornato ancora una volta a sfottere la vittima. Sui social russi che lui frequenta perché «fieramente fascista», dice che l'aggressione sarebbe stata solo «presunta» anche se documenta in un video. Poi se ne torna a ripetere come un disco rotto che lui sarebbe omofobo in quanto razzista.


Se il suo sproloquio non ha senso, va contestualizzato con il suo aver promesso ai camerati che avrebbe ripetuto quelle frasi all'infinito dato che si era divertito un mondo a urlarle in Consiglio comunale durante la precedente presa in giro di un'altra vittima di un'aggressione omofoba. In altre occasioni elogiò chi getta escrementi contro i gay, manifestando anche simpatia per i terroristi dell'Isis che li uccidono gettandoli dai tetti dei palazzi.

Tra i commenti, si diverte a riconfermare il suo razzismo mentre un suo seguace paragona l'uso delle mascherine all'omicidio dei gay chiedendo rispetto per chi li uccide:


Insomma, pare proprio che loro vogliano essere complici di chi uccide i gay e lapida le donne. Ed il bello è che Tuiach, in qualità di immigrato istriano, pare volerci rinfacciare di non aver lasciato trucidare i suoi avi come lui sostiene fosse giusto fosse fatto.
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