Trieste. Le insopportabili e continue moleste ai cittadini del consigliere pro-Hitler


Se il Porto di Trieste ambisce ad essere considerata un'organizzazione che finanzia il fascismo locale, affari loro. Al massimo c'è da augurarsi che il danno d'immagine arrecato dal loro offrire lavoro al camerata Tuiach ricada sui loro bilanci. Ma la situazione diventa inaccettabile quando un Comune offre uno stipendio pubblico ad un consigliere che trascorra le sue giornate a molestare i cittadini gay e ad insegnare il bullismo ai bambini.
Letteralmente ossessionato dal volersi proporre come il razzista che si bulla della sua omofobia, è nella serata di ieri che l'esponente delle istituzioni triestino ha defecato questa porcheria:


Se fa ridere che a definire l'Italia «il Paese più gay friendly del pianeta» sia quel fascista dichiarato che elogia i terroristi che uccidono i gay, da vomito è come voglia far leva sul razzismo per essere complice dei crimini perpetrati da altri strati. Pare inaccettabile dica che i giudici non saprebbero fare il loro lavoro perché lui ha deciso che le loro sentenze siano sbagliate in virtù di come lo diverta inventarsi che i gay sarebbero finti gay, peraltro ostentando la sua ignoranza sul tema dato che molti gay che fuggono dalla persecuzione hanno paura a dichiararsi tali dopo essere cresciuti in un Paese in cui il dichiararsi gli sarebbe costata la vita (anche perché spesso verrebbero discriminati dalle loro stesse comunità). Ed è disgustoso che smetta di raccontare che la pandemia non esisterebbe solo quando può usarla per garantire la morte a chi sfugge dalle persecuzioni. Il tutto vantandosi per quel suo messaggio in cui derideva una vittima di un pestaggio omofobo per cui fu richiamato dal consiglio comunale.
A questo punto, vogliamo chiedere cosa diranno i cittadini quando capiranno che con i solo soldi si mantiene un immigrato istriano che ci rinfaccia di non aver lasciato trucidare i suoi avi come lui dice fosse giusto fare?
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