“Basta Rinvii, sì alla legge Zan”. È partito il mailbombing a Ostellari e Casellati
Mentre il senatore leghista Simone Pillon rivendica con orgoglio il suo contributo ai crimini d'odio commessi contro quei ragazzi che lui insultava e denigrava dal palco di Gandolfini, il responsabile diritti PD di Milano, Michele Albiani, ha proposto un mailboming alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e al Presidente della Commissione Giustizia Andrea Ostellari, per chiedere la calendarizzazione e la discussione della Legge Zan.
La mail, che dovrà avere "Basta rinvii della Legge Zan – Non possiamo più attendere" come oggetto ed il testo proposto qui sotto, potrà essere spedita ai due indirizzi email indicati:
maria.alberticasellati@senato.it
andrea.ostellari@senato.itOggetto: Basta rinvii della Legge Zan – Non possiamo più attendere.
Gent.ma Presidente Alberti Casellati,
Gent.mo Sen. Ostellari,
vi scrivo in merito alla decisione di rinviare nuovamente la riunione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Giustizia al Senato, organo diretto proprio dal Sen. Ostellari, portando così ad un ennesimo ritardo nella discussione in commissione della proposta di legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo, la cosiddetta “Legge Zan”.
Quello che purtroppo sembra è che questa decisione si inserisca in uno schema più ampio di alcune forze politiche, come testimoniato dalle dichiarazioni del Sen. Pillon tra gli altri, che ha l’obiettivo di non portare all’approvazione di questa proposta di legge di civiltà, che la comunità LGBTQ italiana, e non solo, attende da decenni.
Le cronache sono piene di storie di discriminazioni, aggressioni, non ultima quella della metro Valle Aurelia di Roma che ha visto vittime due ragazzi che si baciavano, e morte, come nel caso di Maria Paola Gaglione, finita uccisa dal fratello per il solo fatto di amare un ragazzo trans.
E questi sono solo i casi più noti degli ultimi tempi, che ogni giorno vedono incrementarsi, di numero e in grado di violenza.
Questa legge serve a proteggere una comunità che vive ogni giorno, nel proprio quotidiano, queste situazioni, lesive della dignità e della libertà di queste persone, me compreso.
Non bastano la solidarietà e la vicinanza quando accadono questi eventi.
Serve agire, subito, per prevenirli.
Vi chiedo, quindi, di impedire qualsiasi altro rinvio e di velocizzare la discussione della proposta di legge Zan, tenendo conto dell’oggettiva urgenza della sua approvazione in tempi rapidi.
Non possiamo più attendere.
Distinti saluti
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