Cascioli vorrebbe una sanità pubblica come quella del Camerun e annuncia: «Un monsignore ha inventato la cura al Covid-19»

Il sito ciellino di Riccardo Cascioli risulta attualmente impegnato in una campagna contro i vaccini, in conformità all'agenda del fondamentalismo religioso di estrema destra. Pare però irresponsabile e tragicomico il suo sostenere che la sanità pubblica della sua Italia sovranista dovrebbe ispirarsi al Camerun e offrire fantomatiche cure del Covid a base di erbe inventate da un vescovo locale.

La tesi è contenuta in un articolo intitolato "La Chiesa e la cura del Covid, l'esempio del Camerun" in cui tale Anna Boni scrive:

L’Italia, per non ammettere le carenze del sistema sanitario nazionale, il malfunzionamento della medicina territoriale, il numero insufficiente di medici e di posti letto negli ospedali, continua ostinatamente a considerare lockdown e vaccini gli unici mezzi efficaci per combattere il COVID-19. Il risultato è che siamo settimi al mondo per numero di decessi: 108.879; e tra i primi dieci per numero di morti per milione di abitanti: 1.803.

Posta una premessa semplicistica volta a sostenere che il contrasto non abbia funzionato (anche se la signora Boni non può sapere quanti morti in più ci sarebbero stati senza chiusure)

Ma c’è un’altra alternativa in Africa alla sanità pubblica, carente, e a quella privata, costosa, ed è la rete capillare di ambulatori, ospedali, centri sanitari finanziati, amministrati e gestiti da istituti religiosi cristiani e in particolare della Chiesa Cattolica: la maggior parte creati durante l’epoca coloniale europea, molti anche prima. [...] Nel solo Camerun da un anno migliaia di persone sono guarite dal coronavirus curandosi con due farmaci a base di erbe, Elixir Covid e Adsak Covid, creati da monsignor Samuel Kleda, arcivescovo della capitale economica Douala, esperto nell’uso di erbe medicinali. Monsignor Kleda aveva annunciato ad aprile di aver trovato una cura che poteva attenuare i sintomi del coronavirus.

Se attenuare i sintomi significa curare una malattia, pare populistico anche il sostenere che il minor numero dei morti dipenderebbe da quelle erbe e non da come l'isolamento della popolazione limiti gli assembramenti e produca gli effetti che nei paesi sovraffollati si è cercato di creare con i lockdown:

Il Camerun ha poco più di 27 milioni di abitanti. Finora sono stati rilevati 47.669 casi di COVID-19 e i morti sono 721, circa 27 per milione di abitanti. A partire dallo scorso maggio le regole anti contagio sono state progressivamente allentate. L’apertura anche di sera dei locali pubblici aveva fatto temere una impennata di contagi, ma così non è stato.

Insomma, stupidi noi a cercare cure medicinali se Cascioli assicura che le erbe di monsignor Kleda possano curare la malattia «con l’intercessione della Vergine Maria».


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