Ddl Zan. I proseliti di Pillon coprono di insulti e di minacce Cristiana Parrodi: «Cretina, Dio ti punirà»
Il senatore leghista Simone Pillon ha rivendicato il suo fantomatico "diritto" al bullismo con il solito vittimismo dell'estrema destra, piagnucolando che la gente sarebbe cattiva con lui e che 1qualcuno l'avrebbe offeso. Peccato che il senatore non abbia proferito parola sui suoi seguaci che si sono scatenati sotto l'immagine pubblicata sui social da Benedetta Parodi per esprimere il suo supporto al ddl Zan:
Nell'ultimo commento non ci siamo dimenticatoi di oscurare il nome, perché quel tale "Daniele Nicotra" non è un semplice cittadino. Basta cercare il suo profilo e troviamo questo:
Il signorino è infatti il presidente della sezione empolese de La Manif Pour Tous Italia, oggi confluta nell'organizzazione forzanovista Provita Onlus.
Intanto su Facebook sono state lanciate varie petizioni per chiedere le dimissioni immediate di Pillon, dove leggiamo:
Pregiatissimi Presidente Sergio Mattarella e presidente Mario Draghi, è diventato prioritario spiegare agli italiani a "quale tutela dei minori" si ispira il senatore Simone Pillon. Due anni fa, all’inizio del suo mandato, quando Simone Pillon venne – da li’ a poco – nominato vicepresidente alla Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza, non mancó di ringraziare subito lo psichiatra portavoce del "Family-Day", Massimo Gandolfini. Non mancó di ringraziare soprattutto Matteo Salvini, gli amici della Lega, e il suo capogruppo Massimiliano Romeo. In tanti siamo a domandarci: percheè questa nomina che richiede imparzialitá e rispetto per i bambini? Va ricordato che il senatore Pillon, (divenuto famoso come "alfiere" del Family Day, per la sua scomunica delle famiglie arcobaleno, per le oscene esternazioni sull’aborto e per i gravi giudizi contro gli Arcigay) gia’ aveva alle spalle diverse attivita’ sul territorio che viravano, senza farne tra l'altro alcun mistero, verso la sola tutela dei padri separati.Non sottovalutiamo il fatto che "la riforma dell’affido" – con piu’ attenzione alle esigenze dei padri – era ed è ancora presente nei progetti che la Lega condivide con Simone Pillon. I bambini peró non sono oggetti alla merce’ di tessere elettorali. Nei casi di separazione violenta poi la prioritá è garantire diritti ai figli, non agli adulti che si prestano agli inganni di perizie viziate. È noto ormai a tutti che l’avvocato Simone Pillon non ha mai rinunciato al suo progetto di "bigenitorialita’ perfetta" completamente scollata dalla realtá, dalle innegabili disuguaglianze di genere e dalle mai scomparse forme di ricatto di stampo patriarcale. Determinato com’era e cosi’ ben disposto a intraprendere percorsi da "pieni poteri" – come il suo ispiratore, e leader di partito, Matteo Salvini – Simone Pillon ufficialmente ha sempre organizzato audizioni "aperte a tutti", ma poi ha negato – cioe’ non ha mai ammesso – che durante le sue conferenze stampa "la violenza" contro chi non la pensava come lui – o come i suoi colleghi Giovanni Battista Camerini, Marco Pingitore, Adriano Mazzola, Vittorio Vezzetti, Guglielmo Gulotta la faceva da padrona. Come possiamo dimenticare l’infelice pomeriggio datato 31 gennaio 2019 presso il Municipio I Roma? Gli accaniti sostenitori del senatore Pillon alzarono voce e mani contro alcune attiviste presenti e contrarie alla sua proposta di legge. Volarono offese pesanti e violenti spintoni, lo stesso Simone Pillon perse per un attimo "l’apparente calma" che lo contraddistingue, ma poi negó tutto. In quella occasione ci fece ben intendere che la strategia del negazionismo vince sempre e comunque sul rispetto e la tutela dell’individuo. Qualunque esso sia. Chiediamo a gran voce che a rappresentare la tutela dei nostri figli sia una persona concentrata sul benessere dei bambini, non sull’incremento dei consensi di partito e quelli dei padri sostenitori. Chiediamo immediate dimissioni del senatore Pillon o che venga monitorata la sua attivitá nell’esclusivo interesse primario dei bambini.
La petizione è stata lanciata dal Comitato Femminicidio in Vita e può essere sottoscritta qui.
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