Don Bianchi pare voler paragonare i sostenitori del ddl Zan ai Talebani

Secondo un copione già visto, il parroco sopranista di Gatteo a Mare è tornato ancora una volta a fomentare odio contro chi sostiene il ddl Zan. Forte dei suoi rituali a base di simboli sacri usati contro i diritti delle donne, ha deciso di usare una donna vittima del fondamentalismo dei Talebani per lamentarsi dei cantanti che si oppongono al fondamentalismo nostrano e sostengono il ddl Zan:

Da notare è come chieda supporto per i talebani e non certo per la donna, presumibilmente trovando divertente usare quella storia per divertirsi a paragonare i cittadini che chiedono l'approvazione della legge Zan ai Talebani.

Quella violenza pare divertire un mondo anche i suoi seguaci, dato che si affrettano nel fare a gara a chi più deride la vittima e la usa per insultare chiunque si batta contro omofobia, razzismo e sessismo:

Lo scopo? Forse solo quello di accumulare seguaci, rigorosamente selezionati sulla base del loro odio verso donne, gay e stranieri:


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