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Ddl Zan. Fedez attacca il leghista Ostellari: «Non sei Beyoncè. Non puoi fare il ca*zo che ti pare»
Mentre il partito dei sequestratori di esseri umani dice che a loro la democrazia a loro fa schifo perché il leghista esige sia fatto solo quello che piace a Pillon, Fedez è tornato ad attaccare la dittatura padana e quel leghista che sembra non aver capito per che cosa venga profumatamente pagato con i nostri soldi. In merito alle patetiche scuse addotte per impedire la calendarizzazione del ddl Zan (con Pillon che dice tutto eccitato che quelle sono scuse dato che il suo partito è dichiaratamente intenzionato ad impedire la discussione di temi che non siano graditi all'estrema destra o che non riguardino l'elargizione di danaro pubblico al condannato leghista Formigoni), è in un video pubblicato su Instagram che il rapper dichiara:
Nonostante le oltre 300.000 firme di cittadini che chiedono la calendarizzazione e la maggioranza favorevole alla del DDL Zan, una persona, un singolo, il signor Ostellari, ha deciso di fare il ca*zo che gli pare, in barba alla democrazia. Questa cosa va oltre il DDL Zan, è un principio democratico. Perché se la maggioranza della commissione giustizia vuole calendarizzare la legge, non vedo perché chi presiede la commissione giustizia deve fare il cazzo che gli pare. Ma vi sembra normale. Qual è la nuova scusa di Ostellari? Che questa legge potrebbe spaccare il governo. Peccato che il DDL Zan sia un’iniziativa parlamentare. Il DDL Zan non c’entra nulla con il governo. Ancora una volta, il presidente Ostellari ha deciso di deresponsabilizzarsi, decidendo di essere il presidente della commissione Lega. Ma allora fatti pagare dalla Lega, non dai cittadini se vuoi fare il cazzo che ti pare. Perché in democrazia non fai quello che vuoi tu, ma quello che il tuo ruolo ti impone di fare. Ovvero ciò che la maggioranza vuole. Mi aspetto che la presidente Casellati si imponga e faccia chiarezza.
Poi ha anche aggiunto: «Siccome il DDL è già passato alla Camera, se venisse calendarizzato in Senato passerebbe anche in Senato. E Ostellari lo sa. Ma a lui non piace. Però è come se a te non piacesse la democrazia. Ostellari, tu sei un senatore della Repubblica. Non sei Beyoncé, ricordatelo, ripetilo prima di andare a letto. Non sono Beyoncè, non sono Beyoncè. Sono Ostellari».
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