Il delirante attacco di Sgarbi al ddl Zan: «È pedofilia di stato»


Vittorio Sgarbi ha superato la sua consueta indecenza. Insultando Chiara Ferragni e Fedez per il loro appoggio al ddl Zan, ha sostenuto che l'orientamento sessuale sia una "scelta" e che lui trova inammissibile non si sancisca la supremazia del maschio eterosessuale. Il tutto per arrivare a sostenere che il contrasto ai crimini d'odio sarebbe «pedofilia di stato». Lo ha dichiarato su Facebook, asserendo anche:

È pedofilia di Stato. Quella legge punta a imporre ai bambini una visione distorta del sesso. invece gli istinti dell'essere umano devono essere lasciati liberi. Ognuno può essere liberamente eterosessuale o omossessuale. Ma lo deve scegliere da solo, senza imposizioni. Invece tramite questa legge si vuole imporre una visione che punta a mettere sullo stesso piano gli orientamenti sessuali, punta a dire che essere omosessuali o eterosessuali è la stessa cosa. E' una violenza, non è così. Massimo rispetto per tutti, ma sugli orientamenti sessuali non ci possono essere imposizioni di nessun tipo.
Dopo i 14 anni insegnate quello che volete, quando uno si è già formato le sue convinzioni istintive. Ma governare gli istinti dicendo che è tutto uguale è una forma di perdizione. È una forma di perdita della propria vera identità sessuale. È giusto dare regole per far rispettare chi è omosessuale, ma imporre l'omosessualità è una violenza molto più grave. Non si può forzare nessuno ad essere una cosa diversa da suo sesso.

Pare evidente anche che Sgarbi non abbia letto la legge o che non sia stato in grado di comprendere frasi elementari, dato che ogni sua parola pare delirante.
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