Il senatore leghista Andrea Ostellari: «Non è un'offesa dare del "fr*cio" e del "finocchio" ad un gay»


Il leghista Andrea Ostellari, in qualità di presidente del commissione giustizia al Senato, è andato da Giuseppe Cruciani a fare disinformazione contro il ddl Zan.
«Non è vero che questa legge dà diritti. Vi ricordo che con la legge Zan vi chiuderebbero la trasmissione domani -ha dichiarato- Perché dobbiamo fare una legge nuova speciale per i gay? Sono normali, loro sono normali, non hanno bisogno di leggi speciali».
Peccato che non sia una "legge speciale" ma la semplice estensione delle tutele che da trent'anni sono previste per gruppi religiosi ed etnici (che speriamo lui non consideri anormali). Ma lui ha preferito incalzare: «La legge Mancino è una cosa, il DDL Zan un’altra. Io sono per punire tutte le aggressioni e le violenze. Dico di più: servono pene più adeguate? Noi ci siamo, modifichiamo alcune norme, è semplicissimo farlo, però per tutti. La legge Zan non è una legge che viene osteggiata dalla Lega o da Ostellari, omofobi e cattivi, è una legge che viene criticata in primis dal mondo femminista, da Arcilesbica».
Quindi, apprendiamo che Marina Terragni avrebbe diritto di veto sulle leggi italiane e che l'estrema destra l'abbia nominata esponente unico del "femminismo" che piace a Pillon e a CasaPound.

Difendendo il suo ostruzionismo, il leghista ha insistito: «Prima di arrivare al voto ci sono delle regole che devono essere applicate. C’è una questione di metodo e del contesto della commissione, e una di merito. Poi ovviamente io il merito lo contesto perché sono contrario al DDL. Io voglio poter dire ad esempio che un bambino ha bisogno di un papà e di una mamma. Anche questa opinione può essere in pericolo, dipende da come lo dici e dal contesto in cui lo dici. Secondo me farà fatica a passare così com’è, per le divisioni interne anche al centrosinistra».
Insomma, la solita litania che i gruppi neofascisti ripetono da mesi. E davanti ad un Cruciani ce gli a chiesto: «Secondo lei “fr*cio” è una parola che si può dire o che non si può dire? Io la dico tranquillamente per esempio. Si può continuare a dire? Perché chi dice “fr*cio” o “finocchio” potrebbe essere passibile di punizione, o no?», il leghista è stato capace di rispondere: «Non è offensiva. Dipende dal contesto».
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