Il senatore Malan insiste nelle sue sparate contro il ddl Zan


Il senatore Lucio Malan pare letteralmente ossessionato dal ddl Zan, al punto che sui social non pare capace di parlare d'altro. Avvezzo ad offrire la sua falsa testimonianza, si inventa che i genitori omofobi «finiranno in galera» se sei opporranno alla verità dei fatti, continuando a parlare di quella GpA che manco viene menzionata dalla legge.
Se non è chiaro cosa dovrebbero centrare le sue elucubrazioni sull'atto sessuale con il tema dell'adozioni o perché lui parli di adozioni davanti ad una legge contro i crimini d'odio, scrive:



In polemica con Francesca Pascale, sostiene che la Costituzione vada integrata e che sia necessario prevedere specifiche sui sessi. Chiede dunque che la carta sia rivista in una visione omofoba, sancendo che "naturale" dovrebbe essere ritenuto sinonimo di "eterosessuale":



Ed ancora, inizia a dire che l'educazione al rispetto sarebbe "indottrinamento":



Citando il siti ciellino tempi, prova anche a sostenere che l'isolata opinione di qualcuno significherebbe che non si sarebbe omofobia nel voler impedire il contrasto ai crimini omofobi:



E se poco prima sosteneva che lui non vuole riconoscere le famiglie gay, si inventa pure che i gay averebbero meno doveri degli eterosessuali. Si dimentica che ai gay viene negata una famiglia, le tutele costituzionali e la parità, ma lui assicura che la reversibilità delle pensione è il massimo che debba essere concesso loro:



Anche sul secondo punto ci sono delle omissioni, dato che un'aggravatene è applicata solo nel caso di un provato reato. La legge serve infatti a riconoscere i futili motivi del reato, non ad introdurre un nuovo reato come sostengono alcuni miliziano dell'integralismo organizzato.
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