La Lega dichiara che per loro i gay contano meno degli animali


Mentre di registrano aggressioni quotidiane, la Lega continua a volersi proporre come il partito pro-Orban che si schiera con gli aggressori e difende chi commette reati d'odio. Lo fa tentando di tenere in ostaggio il ddl Zan per impedirne una democratica discussione, ribadendo qual è il senso di "legalità" del partito che ci ha rubato 49 milioni di euro, che trattava con i russi una truffa ai danni dei contribuenti italiani e che sequestro di esseri finalizzato a rimpinguare i conti esteri del loro leader.
Ma la dichiarazioni di Andrea Ostellari, il presidente leghista della Commissione Giustizia che si vanta del suo impedire la calendarizzazione della legge contro l’omotransfobia, paiono un insulto ai cittadini alle vittime. Secondo il manuale del bravo populista, ha esordito dicendo: «La Lega non vuole il ddl Zan perché omofoba? Assolutamente no. Omofobo io? Ci mancherebbe».
E se tale asserzione pare già imbarazzante, il leghista ha proseguito sostenendo che le proprietà della Lega di Matteo Salvini sono altre: «In commissione Giustizia abbiamo la riforma del processo civile, la magistratura onoraria, il disegno di legge contro le violenze sugli animali incardinati e che hanno già una precedenza. Sul ddl Zan decideremo».
Insomma, i gay contano meno degli animali. E nonostante che questi signori vengono pagate decine di migliaia di euro al mese, pare che i leghisti dichiarino che loro non sono in gradi di parlare di più di un singolo tema alla volta o il loro povero cervello padano non supporterebbe l'immane sforzo. Ed è a dir poco patetico dicano che la priorità è un disegno di legge contro la violenza sugli animali che i leghisti hanno cercato di boicottare ed affossare presentando innumerevoli emendamenti ostruzionistici.
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