La Lega vuole punire il dissenso e attacca Chiara Ferragni: «Restituisca l’Ambrogino d’Oro»
La Lega dice che i reati d'odio sarebbero "libertà di opinione", ma poi contunua a voler punire chi esprime opinioni a loro sgradite. In particolare, sono stati i leghisti Max Bastoni e Gabriele Abbiati a non tollerare che Chiara Ferragni potesse criticare il disastro lombardo nella gestione dei vaccini
In una nota, i due leghisti sbraitano: «Apprendiamo con sdegno la strumentalizzazione con la quale Chiara Ferragni ha voluto attaccare Regione Lombardia e chi in questi mesi sta lavorando per vaccinare il maggior numero di lombardi [...] Falsificare una notizia al solo fine di mettere sotto attacco la Regione, non solo non è corretto ma appare anche come un atto di falsa propaganda politica, degna dei peggiori regimi comunisti. Riteniamo, inoltre, che personaggi che si prestano a queste falsificazioni non siano degne di poter ricevere l’Ambrogino d’Oro e quindi la signora Ferragni restituisca l’attestato e si metta al lavoro seriamente per il bene dei milanesi e dei lombardi».
Insomma, chi non elogia Attilio Fontana per il suo disastro va punito perché la Lega non tollera dissensi, come nei peggiori regimi fascisti.
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