Martina Dell’Ombra ironizza sulle sconclusionate teorie dei detrattori del ddl Zan

Martina Dell’Ombra ha deciso di ironizza sui pretesti con cui il fronte omofobo, capitanato dal senatore leghista Simone Pillon, sta cercando di impedire che il ddl Zan possa tutelare le vittime di violenza.
L'infliencer ha esordito dicendo di voler spiegare «perché NON bisogna sostenere in alcun modo il DDL Zan», precisando lo si dovrebbe ritenere un «disegno di Lucifero»:

Punto 1, sarà più difficile insultare le persone, perché sono gay, lesbiche. Ma se non possiamo più insultare le persone diverse da noi, come faremo a sentirci migliori?”.
Punto 2, questa legge cercherà di limitare le discriminazioni di genere. Immaginate i vostri bambini a scuola che non potranno più portare il rosa se sono femmine e il blu se sono maschi, ma saranno costretti a indossare, l’arancione! Il più tremendo colore gender fluid dell’universo. Un colore de merda!
Punto 3, questa legge tutelerebbe I TRANS, cioè quegli uomini che si trasformano in donne, e voi volete veramente che gli uomini ci rubino i privilegi che noi donne ci siamo conquistate in secoli e secoli di patriarcato? Tipo il privilegio di essere molestate, di guadagnare meno e di sederci su comodi divani al posto che su delle scomodissime sedie come Ursula, come cosa? NO, NON LO VOGLIAMO!
Quindi se la pensate come me, non sostenete la petizione per la calendarizzazione del DDL Zan, NON sostenete un mondo sempre più color arancio e gender fluid, ma un mondo con sempre meno diritti e più privilegi.


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