Mons. Giovanni D'Ercole invita a pregare contro il ddl Zan
Secondo quanto riferisce l'organizzazione forzanovista Provita Onlus, monsignor Giovanni D'Ercole avrebbe cercato di mettere a frutto i morti da Covid-19 per chiedere preghiere a sostegno di chi commette reati d'odio a danno dei gay. Spiegando che lui è già tutelato dalla Legge Reale-Mancino e che lui non sente alcun bisogno che altre persone possano ottenere una minima parte delle protezioni che gli sono garantite, avrebbe dichiarato:
Pur rispettando le opinioni di tutti ci si chiede se in questo tempo di Covid sia proprio urgente spaccare l’armonia del popolo italiano già tanto sofferente con un argomento così divisivo.
Come cittadini lavoriamo perché non prevalga la visione della vita che veicola questa legge. Come cristiani preghiamo perché il Signore illumini la mente e il cuore dei politici chiamati a decidere su questa legge che una parte considerevole degli italiani considera per lo meno non necessaria e taluni pericolosa.
Che possiamo dire di un sacerdote che definisce la condanna dell'odio un tema «divisivo»? L'avrà letto il Vangelo? E chi gli avrebbe detto che «una parte considerevole degli italiani» difende chi commette reati a danni delle minoranze?