Nuovamente rimandato il processo contro il consigliere legista Giovanni De Paoli


Si sarebbe dovuta tenere ieri, 15 aprile 2021, l’udienza del procedimento contro Giovanni De Paoli, il consigliere regionale leghista che risulta imputato davanti al magistrato Massimo Todella e al Pubblico Ministero Patrizia Petruzziello per aver dichiarato nel 2016 che se avesse avuto un figlio omosessuale, lo avrebbe buttato in una caldaia e lo avrebbe bruciato.
«Si tratta del primo caso contro l’omofobia in Italia -commenta la Denunciante Aleksandra Matikj, presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”- Trattandosi di un caso sollevato dalla politica ma anche socialmente davvero rilevante, dunque importante, e che vede coinvolto il futuro di un’intera generazione di Persone, in questo caso Omosessuali, ci aspettiamo dalle Autorità giudiziarie genovesi che questo procedimento penale non venga ulteriormente rimandato, anche se comprendiamo perfettamente il periodo di pandemia e le conseguenze che potrebbe provocare. Ci dovrebbe essere ancora comunicata la nuova data che prontamente sarà pubblicata dal momento che abbiamo oramai anche una Responsabilità verso chi crede in noi. Lavoriamo tantissimo per il Bene Comune, contro le discriminazioni in Italia e, dove, purtroppo, manca ancora una Legge ufficiale approvata contro l’omofobia, la bi-fobia e la trans-fobia. È l’impegno e l’obiettivo che ci stiamo assumendo come il prossimo passo da compiere».
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