Pillon e la vergogna di un senatore che si popone come capo-bulletto in un attacco squadrista alla dignità delle donne trans


Il senatore leghista Simone Pillon continua ad atteggiarsi come un bulletto prepotente che vuole prevalere sui più deboli, deridendo le vittime di discriminazione e ironizzando populisticamente su situazioni serie e drammatiche. Non è infatti ammissibile che un senatore possa umiliare le istituzioni scrivendo messaggini di istigazione alla discriminazioni che lo vedono irridere istericamente una donna trans che ha subito l'ennesima umiliazione da parte di chi se ne frega delle sue esigenze.
Ed è grave come il suo atteggiamento rischi anche di depravare i nostro figli, veicolando l'idea che la violenza porti soldi. Perché mai un ragazzino dovrebbe studiare se Pillon gli insegna che basta molestare le donne trans, difendere chi picchi i gay o irridere i bambini affogati nel Mediterraneo per assicurarsi uno stipendio pubblico a quattro cifre e una cospicua pensione a vita?

Il tema è serio. Una donna transgender ha denunciato le discriminazioni che è costretta a dover subire ogni volta che si reca in aeroporto. O si mette in fila tra gli uomini subendo quell'umiliazione, o fa la fila per lo scanner delle donne e si trova a dover segnalare davanti a tutti che non è operata.
Quella vicenda pare faccia ridere Pillon come un ragazzino, peraltro mostrando di non aver neppure letto bene il testo dato che lui parla di scanner facciali mentre una notizia del Corriere in cui si legge:

"Parliamo di come è difficile viaggiare se si è trans, ogni volta che attraverso i controlli di sivurezza ho sempre un'immensa ansia. Ho i documenti in regola ma quando passo sotto lo scanner per donne, c'è sempre "un'anomalia" tra le mie gambe". Così la modella e attivista trans Rosalynne Montoya racconta su TikTok l'esperinza vissuta in aeroporto lo scorso 20 marzo.

Ovviamente il ddl Zan o il Parlamento italiano non ha nulla a che vedere con la vicenda, ma forse Pillon non saprebbe come mostrarsi omotransofobico se non pubblicasse fake-news quotidiane contro il diritto die bambini a non subite le molestie dei suoi rappresiti. Ed è così che scrive:



Aizzati dal capo bulletto, i bullettino che frequentano la sua pagina di istigazione all'omotransfobia paiono voler fare a gara a chi calpesta maggiormente la dignità umane per dimostrare che tra i leghisti e gli uomini di Neanderthal è cambiato davvero poco:

































































Ed è difficile ritenere sia normale che un sentore possa percepire denaro pubblico per fomentare l'odio che trasudano questi messaggini.
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