Pillon è tragicomico. Dice che per "verificare" le sue invettive bisogna leggere solo Tempi, La Nuova Bussola Quotidiana o il blog della Terragni
Il senatore leghista Simone Pillon è tornato anche oggi ad offrire la sua falsa testimonianza sulla pelle dei bambini e ad elogiare pubblicamente i genitori omofobi che non accettano l'identità di genere dei figli.
Dai suoi profili social, ha sommariamente raccontato la storia di un padre omofobo che si oppone all'identità sessuale del figlio, arrivando a perpetrare ripetute violenze domestiche contro di lui. Pillon sostiene che faccia bena a dire che il figlio debba essere ritenuto una donna, dice abbia iniziato una transizione «all'insaputa del padre», sostiene che in Canada le transizioni avverrebbero «senza consenso dei genitori» e che l'uomo sarebbe stato arrestato perché si era opposto.
Peccato che non ci sia stata alcuna transizione, che si sia ricorso al solo blocco della pubertà come richiesto dalla madre, psicologa ed endocrinologia. Il padre, separato, non era informato perché non viveva con il figlio e probabilmente non si è curato di lui sino a quando non l'ha usato per fare soldi rilasciando interviste ai media integralisti. E neppure è vero che è stato arrestato perché si è opposto, ma è stato giustamente arrestato perché gli è stato intimato di non rendere pubblica identità di suo figlio ai media per proteggere la minore, ma lui ha fornito immagini segnaletiche, nomi e indirizzi che danneggeranno la vita del figlio a vita. E il motivo pare molto chiaro: tra trent'anni suo figlio dovrà spiegare ai datori di lavori perché un tale Pillon che vive in Italia scriveva di lui.
Ma la parte più tragicomica del post di Pillon è quello in cui scrive:
Esatto. Dice che per rendere "vera" la sua ricostruzione bisogna ricorrere a due siti estremisti legati a Comunione e Liberazione come Tempi o La Nuova Bussola Quotidiana o al solito blog di Maria Terragni. A sto punto avrebbe potuto dire che glielo aveva detto suo cugino e sarebbe stato più credibile.
Pare infatti tragicomico il suo proporre le rivisitazioni del sito che pagava quella tizia che si è inventata la fantomatica "ideologia gender" o di quello che va nelle scuole cattoliche a tentare di convincere i genitori omofobi che i loro figli possano essere "curati" ricorrendo a quelle torture prive di scientificità che hanno condotto innumerevoli adolescenti al suicidio.
Quindi Pillon ci dica: lui non vuole la legge perché non la vogliono quelli che torturato e uccidono i ragazzini? In qualità di esponente leghista che si occupa di minori, pensa davvero che si debba elogiare chi maltratta i figli e cerca di danneggiare il loro futuro?
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