Salvini torna ad attaccare le famiglie arcobaleno e il ddl Zan
Il Maurizio Costanzo Show ha scritto una nuova pagina di brutta televisione, arrivando a spacciare per un "uno contro tutti" il monologo in cui Matteo Salvini è stato "opposto" alcuni tra i suoi più sfegatati fan: da Francesco Borgonovo a Maria Giovanna Maglie.
Secondo copione, il sequestratore di esseri umani ne ha approfittato per il solito attacco al ddl Zan e alle famiglie arcobaleno:
Ci sono alcuni temi in cui mi dà più fastidio questa criminalizzazione. Per me uno può fare l’amore con chi vuole, dormire con chi vuole, passare la sua vita con chi vuole. A me non interessa se sei eterosessuale, omosessuale, transgender, non mi interessa, della tua vita privata fai quello che vuoi. E se uno insulta, discrimina, aggredisce, vai in galera come il codice penale già prevede. Perché discriminare in base al colore della pelle o ai gusti sessuali è da trogloditi, nel 2021.
Questo però non può impedire a me, papà di 48 anni, di ritenere che un bimbo abbia bisogno di una mamma e di un papà e che l’utero in affitto e gli ovuli, i bambini in vendita siano un abominio e una follia. Senza passare per omofobo o retrogrado. Ognuno ama chi vuole ma con i bimbi e con le donne non si gioca, perché i bimbi non li vai a comprare al supermercato. Dire questo penso sia un sacrosanto diritto. Ma può farmi impressione l’idea di una donna che per necessità economica presta la sua pancia, il suo utero, per soddisfare qualche altro adulto? Vorrei che la donna non fosse in vendita.
Se il papà che vuole insegnare ai suoi figli che le loro rispettive madri varrebbero così tanto da essere state accantonate per infilarsi nel letto della giovanissima figliettata di un pregiudicato, è imbarazzante il suo cavalcare la GpA contro una norma che non parla neppure lontanamente di quel tema. E non sarà certo il ddl Zan ad impedire a Salvini e al suo galoppino Pillon di poter continuare a molestare i figli dei gay insultando in televisione i loro genitori, ma la verità non porta consensi e i populisti lo sanno bene.