Adinolfi può dirci di quali "denari" avremmo incassato? Oppure è la solita diffamazione aggravata?
Apprendiamo solo oggi di un delirante articoletto intriso di odio pubblicato da Mario Adinolfi nel 2019. Dalla sua paginetta Facebook, il fondamentalista sosteneva che Gayburg avesse «finalmente chiuso». Il fatto che ci stiate leggendo pare testimoniare in modo abbastanza evidente che le cose non siano andate come lui dichiarava, anche pare che Adinolfi non si faccia molti problemi a proporsi come il giornalista che si inventa le notizie senza manco perdere tempo a verificare quanto afferma. Ma ben più surreale è come il signorino romano si sia messo a piagnucolare che le lobby integraliste ci avrebbero rimesso soldi nel promuovere omofobia mentre Gayburg incasserebbe soldi pubblici.
Considerato che Adinolfi fa ormai l'omofobo di professione mentre l'organizzazione di Pillon è stata intercettata mentre incassava 4 milioni dai patriarchi russi per promuovere omofobia, sembra poco credibile il suo sostenere che i soldi che lui dice di aver speso non fossero un investimento. Ma forse a noi barerebbe capire di quali "denari" stia parlando nello scrivere:
Tralasciando il suo sostenere che Dio manderebbe segni divini a sostegno dell'odio omofobico, ci piacerebbe molto sapere di quale denaro parli il signor Adinolfi. Forse quello che avremmo potuto incassare denunciandolo visto le affermazioni diffamatorie da lui pubblicate?
Inoltre ci piacerebbe capire di quali "insulti" ci accusa dato che a noi risulta sia lui a molestare, insultare e diffamare le donne, le famiglie a lui sgradite e i bambini che lui non vuole siano difesi dal bullismo.
La situazione è poi degenerata nei commenti, dove Massimiliano Esposito (ossia uno dei dirigenti del partitino omofobo di Adinolfi) ha teorizzato che Dio volesse punirci dato che lui ci accusava di aver affermato frasi mai dette. Ed infatti nel suo screenshot ci piazza un bel messaggio preso da Twitter, incurante di come fosse stato pubblicato da una persona a noi sconosciuta:
Quindi ci faccia capire, noi dovremmo rispondere di quello che scrivono altri e loro non rispondono di chi scriveva nella pagina di Adinolfi di voler organizzare un attentato terroristico contro di noi? A quel punto tonava in scena Adinolfi, il quale ci diffamava nuovamente asserendo che noi avremmo augurato la morte a sua figlia Clara:
Quindi, oltre a gradire spiegazione sui soldi che lui dice noi avremmo incassato, vorremmo anche sapere quando mai avremmo "insultato" la sua seconda moglie o quando mai ci saremmo "augurati che Clara potesse morire impiccata". E qui uno si incazza, perché se siamo anche abituati alle sue molestie e alla sua falsa testimonianza. affermare che noi avremmo "augurato" a sua figlia di morire impiccata è un delirio inaccettabile, pericoloso e vergognoso. Cosa potrebbe accadere se un qualche suo discepolo credesse davvero a quella stronzata? E vogliamo parlare di cosa sia un padre che si inventa false minacce contro la figlia al solo fine di cercare visibilità vi pare normale?
Il bello è che frigna pure, senza manco domandarsi che se nessuno ha protestato è probabilmente perché Gayburg non ha mai augurato qualcosa di simile a quella povera ragazzina. E la coda peggiore è che pare che suo padre voglia farglielo credere.
A quel punto abbiamo fatto qualche altra ricerca. trovando il suo Massimiliano Esposito che ci diffamava dicendo che noi avremmo "invitato" ad uccidere Adinolfi (che ovviamente non è vero). Nel caso specifico, si presume che Adinolfi abbia mistificato un articolo in cui si spiegava che il tema dell'omofobia non è limitato a quattro anziani che stanno per lasciarci, ma è un odio fondato su pregiudizi che vengono promossi anche da nuove generazioni e dunque personaggi dell'età di Adinolfi avrebbero potuto rompere i coglioni ancora a lungo.
Inventarsi che il sostenere che Adinofli avrebbe avuto ancora una vita lunga fosse una minaccia di morte è già follia, inventarsi che quella constatazione fosse un invito a uccidere qualcosa è un'asserzione che pare di rilevanza penale. E tutto questo solamente perché si osservava la necessità di mettere un argine a quei discorsi d'odio, esattamente come il ddl Zan intende fare sancendo che tutto ciò che porta alla violenza non è "libertà di espressione" come sostengono loro.
Fatto sta che i due erano stati capaci di scrivere:
La domanda non la facevamo noi, se la faceva lui da solo per far passare il messaggio che il suo Esposito ha colto per inventarsi accuse deliranti. E tutto questo in un periodo in cui Adinolfi cercava visibilità cercando di accomunare omosessualità e pedofilia attraverso messaggi di istigazione all'odio e alla discriminazione come questo:
La fonte? A lui evidentemente non serve, dato che ha più volte dato prova che lui si inventa le notizie sulla base della sua personale convenienza.