Adinolfi vuole insegnare il bullismo ai vostri figli?
Mario Adinolfi è tutto tronfio perché Cecchi Paone si è offeso quando lui l'ha definito un «trafficante di bambini». E non serve una palla magica per capire che Paone si sia offeso per quella frase, dato che lo ha espressamente spiegato al conduttore.
Nella "verità" alternativa che Adinolfi propina ai suoi adepti, il pokerista cambia le carte in tavola e si inventa teorie opzionabili con cui ballarsi di come le persone si offendano quando lui si inventa accuse di molestie su minori. Insomma, fare del male piace piacergli moltissimo.
I fatti ci mostrano un Adinolfi che ha soppesato le parole per cercare di essere il più offensivo possibile, che si è compiaciuto perché ha fatto perdere la pazienza ad una sua vittima ed ora cerca di usare quell'esasperazione per continuare a sfottere. Peccato paia davvero molto grave che il fondamentalista si sia praticamente atteggiato come quei bulli che, comportandosi allo stesso modo, sono riusciti a spingere al suicidio le loro vittime. E chissà che il cercare di sdoganare la violenza in televisione non possa convincere altri minori ad emularlo e a iniziare a praticare bullismo contro i più deboli. Fatto sta che l'ultimo atto lo ha visto scrivere:
Se pare che Pio e Amedeo siano i nuovi idoli di Adinolfi perché dicono "neg*o" e "froc*o" in televisione, surreale è vedere il fondamentalista che si crogiola tutto compiaciuto perché ha offeso qualcuno.
Curiosamente, il fondamentalista sedicente "cattolico" non sottolinea le sue frasi, cone aver sostenuto «che l’operazione ddl Zan sia un’operazione con finalità anticattolica ispirata dalla massoneria». Non sarà che avrebbe sottolineato i motivi che hanno portato all'esasperazione chi doveva dibattere con un tizio che diceva cose a caso, peraltro usando contro gli altri quei dogmi religiosi che condannerebbero anche la sua seconda famiglia?
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