Bergamo, la Lega chiede la rimozione della panchina arcobaleno: «È imposizione di un’ideologia di parte. I gay sono contro-natura»
Dal 17 maggio scorso, anche Bergamo ha installato la sua prima panchina arcobaleno, simbolo di rispetto verso qualsiasi diversità e ricordo delle innumerevoli vittime di omo-lesbo-bi-transfobia. Tanto ha fatto schiumare di rabbia la Lega, che ne chiede l'immediata rimozione.
L'offensiva contro il ricordo delle vittime di opdio è stata portata avanti dal consigliere leghista Filippo Bianchi, un immigrato fiorentino che risulta tra i fondatori di Caritas in Veritate Bergamo (attraverso la quale organizza incontri con i neofascisti della fraternità San Pio X) e del Centro Studi Riconquista, nonché responsabile provinciale di Ora et Labora in Difesa della Vita (ossia quel organizzazione di Giorgio Celsi che va in giro a dire che i gay sarebbero «pedofili, misogini e sado-maso», che vuole vietare gli anticoncezionali e che stampa volantini di incitamento all'odio contro interi gruppi sociali).
Il leghista Bianchisostiene che il rispetto verso le vittime di odio offenderebbe gli omofobi e che imprecisate organizzazioni fondamentaliste si sarebbero rivolte a lui per lamentarsene:
Molti cittadini e diverse associazioni, in questi giorni, hanno comunicato di percepire tale iniziativa come l’imposizione di un’ideologia di parte e di ritenerla inaccettabile, tanto più per il fatto che venga anche politicamente e pubblicamente sdoganata attraverso la strumentalizzazione di un monumento particolarmente caro alla sinistra.
Insomma, parrebbe precisare che la destra leghista filo-putiniana sia rimasta ai tempi di quel Mussolini che mandava i gay al confino i di negare la loro esistenza, tacendo davanti a quei suoi alleati che li uccidevano nei campi di sterminio. E il negazionismo torna anche nelle parole del leghista Bianchi, il quale giura che in Italia non esisterebbe alcuna omofobia. Citando i soliti slogan di Provita, dice che l'Italia «verrebbe percepito, forse per suggestione mediatica, come fortemente omofobico, ma i dati non supportano tale percezione soggettiva, come dimostrato dalla ricerca della Fundamental Rights Agency dell’Unione Europea, che colloca l’Italia tra i Paesi più sicuri”, si legge nell’interpellanza; tesi che sarebbe avvalorata anche dai dati ufficiali dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) e dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar)».
I dati citati sono stati ripetutamente smentiti dalle organizzazioni che lui cita, ma evidentemente il leghista sa che una bugia ripetuta all'infinito finisce per essere percepita come una verità. Ed è così che Filippo Bianchi definisce l’inaugurazione della panchina arcobaleno come «un fenomeno di propaganda e strumentalizzazione politica» asserendo che «per discriminazioni, che queste iniziative intendono contrastare, Sinistra e associazioni arcobaleno non di rado intendono anche la difesa del diritto naturale e del vigente ordinamento giuridico».
Il leghista Bianchi risulta anche promotore di iniziative contro le donne inneggianti ad una «cultura della fertiilità» che possa identificarle oggetti da adibire alla produzione di bambini, definisce le panchine arcobaleno come «simboli dell'ideologia di genere sui manufatti pubblici» e teorizza l'esistenza di un presunto «diritto naturale» che lo eleverebbe al rango di ariano contro la natura e la libertà altrui.
Definisce i gay come «contro natura e contro la stessa sopravvivenza della civiltà occidentale», sostenendo che «il ddl Zan costituisce una grave aggressione alla nostra civiltà» e che lui dice «no a leggi che impongono il pensiero unico e rendono una certa categoria di persone privilegiata rispetto alle altre». Insomma, a suo dire il fatto che un gay possa camminare per strada senza rischiare di essere aggredite esattamente come fa lui sarebbe un privilegio. E ritiene che i gay sarebbero privilegiato anche se le aggravanti di cui lui gode in quanto sedicente "cristiano" venissero estese anche alle vittime delle sue invettive.
Elogiando Mario Adinolfi per aver detto che «nulla mi toglie dalla testa che l’operazione ddl Zan sia un’operazione con finalità anticattolica ispirata dalla massoneria», il leghista Bianchi afferma che «purtroppo è innegabile che esista una contro-chiesa, o (come definita ufficialmente da Pio IX nell'enciclica Etsi multa luctuosa) "sinagoga di satana", che vuole una società abortista, contro-natura, anticristiana, multiculturale e globalizzata. Oltre a questo però è necessario aggiungere che tale religione gnostica è riuscita, oltre ad infiltrare la Società e i partiti, ad infiltrare la stessa Chiesa attraverso l'eresia modernista».
Dice che «una legge, voluta dalla maggioranza parlamentare, può democraticamente impedirci di affermare qualcosa di vero, naturale e reale? Il ddl Zan, come molte altre leggi contrarie al Diritto naturale, vuole proprio fare questo. Tutte queste leggi in realtà non hanno nessun valore, nessuna legge umana può infatti stabilire qualcosa di contrario alle leggi della natura». Ed è ancora contro la panchine arcobaleno che scrive: «Le associazioni che combattono contro il Diritto naturale, e per l'approvazione della legge criminale Zan, hanno dipinto una panchina pubblica con i colori arcobaleno, per di più e non a caso strumentalizzando la connessione e la vicinanza con il Monumento del Partigiano». Ed ancora, afferma anche che «il Testo unificato di legge Zan rappresenta un vero e proprio abominio giuridico, contro il Diritto naturale, contro la libertà di pensiero, contro la famiglia, contro la libertà educativa».
Ed ancora, è sempre tentando di creare false contrapposizioni, scrive pure:
Il maestro del Grande Oriente d'Italia Alessandro Cecchi Paone, uno dei testimonial del Testo unificato di legge Zan (sempre presente sui media di regime), oltre a portare avanti la lotta contro la Chiesa Cattolica e il Diritto naturale, adesso ha anche iniziato a portare esplicitamente avanti le specifiche lotte contro la famiglia naturale, contro la libertà di opinione e contro il nostro ordinamento giuridico, che giustamente riconosce come famiglia solo quella formata da un uomo e una donna (e ci mancherebbe altro!).
Ed ancora, contro il ddl Zan:
La famiglia è formata da un uomo e da una donna, i figli hanno un padre e una madre, non è giusto che vi siano categorie più uguali di altre, i genitori hanno il diritto di educare i figli e di rifiutare l'ideologia di genere, imposta dall'Unione Europea.
Il ddl Zan vuole sovvertire antropologicamente la società, impedendo di affermare delle verità del tutto razionali, dietro lo spauracchio di una emergenza discriminatoria che non esiste, scardinando la cellula fondante della società, la società domestica, la famiglia, con la serrata collaborazione dei media di regime e dei suoi idoli interessati. Descrivere la realtà e la natura, utilizzare la ragione vorrebbe dire, secondo certa gente, "discriminare"? Forse discriminare la realtà dalla fantasia, la ragione dal volontarismo. Nessuna legge può essere tale se è contraria al Diritto naturale e alla Giustizia, ai quali l'ordinamento giuridico è sottoposto.
Ed è anche contro i migranti e chi osa salvare le loro vite che scrive:
La Sinistra bergamasca strumentalizza con una mozione le morti in mare, Francesco e il sempre verde Fascismo, in favore dell'immigrazione clandestina, di particolare interesse nel capoluogo orobico, e della ong Sea Watch. A tale documento ideologico e manipolatorio abbiamo contrapposto un'altra mozione, conforme tra l'altro alla visione cristiana della gestione dei flussi migratori, nel rispetto delle leggi e dei diritti di chi accoglie, diversa da quella dei porti aperti, che costituisce la causa principale delle morti in mare. Come previsto, la variante bergamasca della leniniana «doppia morale» o «morale rivoluzionaria», che dir si voglia, si è nuovamente manifestata...
Naturalmente accusa ala sinistra di perdere tempo dietro ai diritti civili di chi è discriminato o chi non ha cittadinanza al posto di pensare alla crisi economica (ossia li accusa di pensare agli altri al posto di concentrarsi sui suoi privilegi) però poi la sua priorità è far togliere le panchine arcobaleno al posto di pensare ai morti che la Lega ha causato in Lombardia...
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