Comano Terme, la Lega propone l'ennesima mozione a sostegno dei crimini d'odio
Il leghista Sergio Manuel Binelli poterà oggi in consiglio comunale una surreale mozione leghista che chiede che Comano Terme sia dichiarato comune omofobo.
Lo annuncia il giornale di estrema destra La Voce del Trentino, sostenendo che la sua posizione sia condivisa «anche da femministe e Arcilesbica». Due nomi dietro a cui si sarebbe sempre e solo la solita Terragni.
Descrivendo la mozione del leghista Binelli contro il ddl Zan, scrivono anche:
Il testo si intitola “Il Comune di Comano Terme si impegni contro ogni tipo di discriminazione e per la libera manifestazione del pensiero”: nella mozione vengono riepilogati gli aspetti più critici del ddl Zan tra cui la limitazione della libertà di pensiero, l’indottrinamento gender nelle scuole, l’introduzione di un reato di opinione,… chiedendo infine al Consiglio Comunale di impegnare il Sindaco e la Giunta comunale “a manifestare presso il Parlamento della Repubblica Italiana ed in particolare presso il Senato della Repubblica e la sua Presidente, il proprio dissenso all’approvazione della proposta di legge di cui in premessa, suscettibile di violare la libertà di pensiero, la libertà di parola, la libertà di opinione, la libertà di associazione, la libertà di stampa, la libertà di educazione, la libertà di insegnamento e la libertà religiosa”.
Peccato che estendere aggravanti a reati già previsti dall'ordinamento non abbia nulla a che vedere con la "libertà di espressione", a meno che Binelli non consideri tale anche il prendere a sprangate un ragazzino perché gay. Ovviamente non ci sarà alcun "indottrinamento", ma solo un'educazione al rispetto che possa prevenire i crimini. Ed è assurdo continuino a parlare di "reato di opinione" quando tutti massimi giuristi hanno già chiarito che quella è una follia.
Incomprendibile è come poi chiedano una imprecisata "libertà di stampa", una "libertà" all'indottrinamento omofobo dei bambini e una fantomatica "libertà religiosa" che dovrebbe diventare impunità per chi delinque bestemmiando Dio.
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Nella foto: Sergio Manuel Binelli insieme al leghista Simone Pillon alla manifestazione di estrema destra di domenica scorsa contro il diritto di scelta delle donne.