Don Mirco Bianchi è il più omofobo tra gli omofobi

Secondo i dati pubblicati dal data journalist Livio Varriale, il parroco di Gatteo a Mare sarebbe il più grande influencer anti-gay d'Italia. Don Mirco Bianchi risulterebbe infatti molto più attivo nella difesa dei crimini d'odio di quanto non lo siano i suoi competitor, come l'organizzazione forzanovista Provita Onlus, il sentore leghista Simone Pillon o quel Mario Adinolfi che ha fatto dell'omofobia la sua professione.
Tra gli 80.626 tweets presi in esame, valutati i like e i commenti raccolti, il parroco sovranista risulta in vetta alla classifica degli anti-gay con un 3,68% di messaggi volti ad attaccare il ddl Zan. Mario Adinolfi si è fermato al 2,28%. Sul tema, Lega e Salvini occupano uno spazio solo marginale.

Anche a giudicare dai dati che si evincono dalle statistiche del suo profilo, la sua dialettica anti-gay sta catalizzando le attenzioni degli intolleranti, con il parroco che ha visto crescere del 217% i suoi seguaci da quando ha iniziato a proporsi come il sacerdote che difende chi commette crimini d'odio e chi istiga alla discriminazione:

Nulla di nuovo, dunque. Come ben sanno i populisti, compiacere i pregiudizi e legittimare l'odio è una strategia che porta facili consensi. Ad esempio, il suo aver sostenuto che il ddl Zan avrebbe cancellato la festa della mamma gli ha fatto guadagnare oltre 100 seguaci (cosa di cui deve essersi accorto, dato che ha poi tentato di rilanciare anche successivamente quella sua curiosa teoria).


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