È morta Carla Fracci
Si è spenta, all'età di 84 anni, Carla Fracci. Nata a Milano il 20 agosto 1936 e figlia di un tranviere dell’ATM, si avvicinò alla danza quando i genitori la portavano al Circolo ricreativo dell’azienda di trasporti milanese, dove fu notata e su spinta di alcuni amici fece l’audizione. Iniziò quindi a studiare ballo classico alla Scuola di danza del Teatro alla Scala all'etò di 10 anni, affrontando anni difficili, come lei stessa ricordò nella sua autobiografia:
A differenza di tante altre bambine, io non ho mai realmente sognato di fare la ballerina. Sono nata poco prima della guerra, poi fummo sfollati a Gazzolo degli Ippoliti, in provincia di Mantova, quindi a Cremona. Papà lo credevamo disperso in Russia. Io giocavo con le oche, ci si scaldava nella stalla. Non sapevo cosa fosse un giocattolo, al massimo la nonna mi cuciva bamboline di pezza. Progettavo di fare la parrucchiera, anche quando, dopo la guerra, ci trasferimmo in una casa popolare a Milano, quattro persone in due stanze. Però sapevo ballare e così allietavo tutti al dopolavoro ferroviario, dove mi portava papà. Fu un’amica dei miei che li convinse a portarmi all’esame di ammissione alla scuola di ballo della Scala. E mi presero solo per il bel faccino, perché ero nel gruppo di quelle in forse, da rivedere.
Vicina alla comunità gay, fu madrina e testimonial del Gay Pride di Pompei del 2018. L'anno precedente attaccò la direzione del Bolshoi affermando che «annullare il balletto in onore di Nureyev è assurdo e retrogrado».