Fedez torna a parlare del tentativo di censura da parte della Rai
Fedez è tornato a parlare della telefonata con cui la Rai ha cercato di censurare il suo discorso contro gli omofobi leghisti su richiesta di Salvini:
Sono contento di aver partecipato a questo evento. Devo dire che è stato bello tornare su un palco. Non mi sarei aspettato la smentita della Rai rispetto a quello che è accaduto ieri. Sono stato chiamato dalla vice direttrice di Rai Tre e da alcuni suoi collaboratori. Mi hanno detto frasi come ‘devi adeguarti ad un sistema’, ‘i nomi che fai non puoi dirli’. Tutto questo dopo aver voluto il testo per approvarlo, che già è assurdo.
Quella che ho fatto è una cosa che non mi piace. Perché mi sono trovato costretto a pubblicare la telefonata, visto che mi hanno dato del bugiardo. Quella è stata una delle telefonate più spiacevoli che ho avuto in vita mia. Tutto questo su un palco come quello del Primo maggio, dove la libertà di espressione dovrebbe essere un principio cardine. Un signore della Rai mi ha proprio detto che non potevo dire che un consigliere leghista ha detto che se avesse avuto un figlio gay lo brucerebbe. Perché secondo il collaboratore Rai alcune frasi se estrapolate dal contesto assumono un significato diverso. Mi hanno anche detto che avrei dovuto avere la controparte sul palco. Probabilmente a questa persona che brucerebbe un figlio gay, avrei dovuto averlo sul palco e chiedergli a che gradazione avrebbe messo il forno.