Gandolfini va da Belpietro a paragonare i gay al Terzo Reich


È ovviamente il giornaletto di Balpietro a proporre in prima pagina un rancoroso articolo di istigazione di Massimo Gandolfini che pare arrivare direttamente dal Ventennio. Secondo le regole della peggior propaganda nazifascista, il leader delle lobby integraliste crea un "Noi" da opporre ad un "loro", cercando di accusare le vittime di ciò che la su gente fa. Anche i nazisti accusavano gli ebrei delle violenze perpetrate contro di loro.
Ed è così che Gandolfini paragona i gay a dei nazisti, dicendo che lui non sopporta l'idea che possano chiedere tutele davanti alle violenze. Ed ovviamente sopporta ancora meno che possa esserci una prevenzione dei crimini che passa attraverso una sana educazione al rispetto.

Se ci rifiutiamo di dare un solo centesimo al signor Belpietro per leggere le porcherie che pubblica, per comprendere il tenore dell'aggressione al mondo gay da parte di Gandolfini bastano anche le poche righe riportate in prima pagina:



Se i gay ricevessero un euro per ogni volta in cui i fondamentalisti li accomunano ai nazisti perché non stanno zitti davanti alle violenze, probabilmente saremmo tutti milionari.
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