Il senatore leghista Pillon: «Le femmine sono naturalmente predisposte all'accudimento»


Il senatore leghista Simone Pillon appare sempre più patetico mentre offre la sua falsa testimonianza contro il ddl Zan. Quest'oggi afferma che norma permetterebbe ai maschi di «autopercepirsi come femmine per i pochi minuti» al fine di beneficiare dei diritti delle donne.
Poi, sostenendo che sia lui a dover decidere che cosa debba essere ritenuto "naturale" e cosa debba essere ritenuto "contro natura", promette che farà perdere tempo al Ministro all'istruzione per lamentarsi di chi cerca di abbattere il gender-gap in virtù di come lui sostenga «le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all'accudimento».
Ovviamente più che "naturale", quella pare la semplice conseguenza dell'imposizione di una cultura patriarcalista imposta per secoli. Alle donne veniva vietato di studiare, di accedere alle università con pari opportunità degli uomini e venivano tutte relegate alla vita domestica. Le donne non potevano neppure prendere in mano la Bibbia, con i preti che andavano a caccia di streghe solo per bruciare viva qualunque donna manifestasse un pensiero autonomo. Per secoli la Chiesa ha relegato la figura della Donna a fattrice. Chiamare "naturale" il frutto delle imposizioni e delle ingiustizie dequalifica il senatore, il quale pare eccitarsi nello scrivere:

L'università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai ragazzi. È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all'accudimento, come per esempio ostetricia.
Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci DEVONO essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericultura. Ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni, ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre. Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico, finalizzato a manipolare le persone e la società.
La cosa divertente è che proprio sulla base della stessa ideologia Gender, orgogliosamente propugnata dal DDL Zan, agli studenti maschi basterà autopercepirsi come femmine per i pochi minuti necessari all'atto dell'iscrizione per poter beneficiare legalmente dello sconto...
Già Manzoni insegnava che più le regole sono idiote, più è facile aggirarle...
PS. Chissà cosa ne pensa il ministro... Proverò a chiederglielo.

Insomma, Polonia e Ungheria sembrano moderne se confrontate al medioevo che i leghisti vorrebbero imporre all'Italia. Ed è surrealc che ci siano donne che votano la Lega anche se i leghisti sono chiari sul fatto che le chiuderanno in cucina e le obbligheranno con la forza a partorire.
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